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Caltanissetta, contagi in ospedale? La vicenda di una 83enne, il DG Caltagirone: “Analizziamo la situazione”

Redazione

Caltanissetta, contagi in ospedale? La vicenda di una 83enne, il DG Caltagirone: “Analizziamo la situazione”

Lun, 20/12/2021 - 09:23

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CALTANISSETTA – Il caso di una 83enne diventata “positiva” mentre era ricoverata al S.Elia di Caltanissetta, è stata l’occasione propizia per affrontare con il Direttore Generale dell’Asp Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, l’argomento, estremamente “caldo”, legato ai casi di contagio nel nosocomio del capoluogo nisseno.

Avvenimenti simili nelle scorse settimane avevano scatenato molti commenti (in particolar modo sui social), spesso tramutatisi in inopportune offese, contro il personale sanitario che, come spesso accade nell’italico paese, nella considerazione dell’opinione pubblica, in poco tempo è passato da eroico ad arruffone con inopinata velocita.

Ripercorriamo la vicenda di Rosa C., 83 anni, segnalata alla nostra redazione, con un’e-mail, dal figlio Salvatore C. Di seguito il contenuto della missiva elettronica: “Salve, lo scrivente Salvatore C., figlio della signora C. Rosa, di anni 83, apprende la notizia dalla stessa via telefono di avere preso il Covid19 in Ospedale. Mi madre si e ‘ricoverata’ circa 2 settimane fa per controlli inerenti la circolazione sanguigna con deficit di ferro, con green pass e 2 cicli di vaccini fatti. Dopo diversi tamponi negativi, molecolari e veloci, oggi apprende la notizia che deve andare in isolamento perché risultata positiva al covid19, sicuramente preso in Ospedale Sant Elia, struttura sanitaria dello Stato che dovrebbe essere un ambiente asettico e sicuramente molto più protetto dal virus rispetto ad altre strutture. Io mi trovo all’Estero pertanto ho consigliato a mia madre, attualmente ricoverata in medicina e di 83 anni, quindi, più labile agli attacchi del virus, di chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine per fare luce sull’accaduto. Vi prego, voi Redazione “pronta e professionalmente attenta alle problematiche di Caltanissetta” di prendere nota della seguente mail e fare un articolo, prendendo le Vostre giuste informazioni di quanto asserisco, affinché si possa fare luce e informazione su un fatto spiacevole che può provocare anche la morte di mia madre. Ripeto ha 83 anni e un corpo debole, come e’ potuto accadere ciò? Salvatore C.”

Abbiamo immediatamente contattato Alessandro Caltagirone, Direttore Generale dell’Asp Caltanissetta, che con la consueta disponibilità e garbatezza, oltre ad interloquire sul caso in oggetto, ha allargato lo spettro della conversazione con spunti di riflessione “generali”.

La signora è stata ricoverata l’8 dicembre con tampone molecolare negativo. Un nuovo tampone dopo 7 giorni ha invece evidenziato la positività della paziente. Due sono le ipotesi percorribili: la prima che potrebbe aver contratto il virus in ospedale, la seconda che ci sono casi di pazienti che risultano negativi ad un primo tampone e positivi, anche senza contagio, dopo 7 giorni. Lo abbiamo visto accadere spesso”.

Caltagirone sviscera l’argomento: “Ripeto, può essere che la signora possa essere rimasta contagiata in ospedale. Nonostante l’impegno ed i controlli, ricordiamo che il personale, terminato il proprio turno, torna a casa, in famiglia, in giro, per vivere la propria vita. Teniamo conto che i numeri dell’aumento dei contagi, a livello provinciale, regionale e nazionale, testimoniano come la situazione sia da attenzionare e di complicata gestione. Il vaccino fa pienamente il proprio dovere, non esclude il contagio, ma tiene a bada l’ospedalizzazione: spesso sono casi di asintomatici o con sintomi lievissimi”.

Nota sulle modalità operative in ospedale: “Il personale è tenuto ad adoperare i dispositivi di protezione, mascherine e guanti. Lo stesso obbligo vige per i pazienti che talvolta, invece, non ottemperano al dovere. Essere in ospedale non esonera dall’osservanza delle norme e delle regole in materia di anti-covid: vale per tutti, personale, pazienti, parenti e visitatori. Ovviamente, sia chiaro, da parte nostra massima attenzione ed impegno, sempre e su tutti i fronti. Il personale non lesina sacrifici e professionalità, ma anche questa puntuale premura non ci mette completamente al riparo da questo subdolo virus”.

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