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Marito assassino, confermato l’ergastolo: trucidò la moglie a coltellate nel letto coniugale. I suoi figli vivono a Caltanissetta

Redazione

Marito assassino, confermato l’ergastolo: trucidò la moglie a coltellate nel letto coniugale. I suoi figli vivono a Caltanissetta

Mer, 08/05/2024 - 10:13

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Molteplici coltellate, sferrate con brutale determinazione, mentre Aycha El Abioui si trovava distesa nel letto coniugale con la figlia più piccola. Un omicidio efferato quello avvenuto il 24 novembre del 2020 a Cadoneghe, la cui storia giudiziale la corte di Cassazione di Roma ha chiuso confermando l’ergastolo per Abdelfettah Jennati, il marito della vittima.

L’ergastolo era stata comminato in primo e secondo grado ma i legali dell’omicida avevano fatto ricorso. La donna aveva tre figli che adesso vivono a Caltanissetta, con gli zii ed i nonni costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Dino Milazzo, Massimo Schiavion e Martina Vurruso.

Il brutale omicidio si è consumato tra le mura dell’abitazione dove Jennati viveva insieme alla moglie e ai tre figli, tutti minorenni. In casa ha colpito la moglie, distesa a letto nella camera coniugale dove si trovava anche la loro bambina, con varie coltellate al petto, uccidendola. Il movente sarebbe stato la gelosia. A quanto ricostruito, impediva alla giovane moglie marocchina di uscire con le amiche e anche di farsi la doccia da sola in casa.

Il 5 ottobre 2020 la donna lo aveva denunciato: quello stesso giorno Jennati, in preda alla rabbia, l’ha raggiunta per strada e l’ha trascinata davanti alla moschea, ma era chiusa. Così le ha messo in mano il Corano e l’ha costretta a giurargli fedeltà eterna. Dall’autopsia è successivamente emerso come la giovane mamma sia morta per un fendente al cuore, ma le pugnalate del marito le hanno procurato anche lesioni ai polmoni, allo stomaco, all’esofago e al fegato.

Nel corso del processo era anche emerso che l’uomo da tempo sembrava avesse maturato l’intenzione di sbarazzarsi di sua moglie. Il 21 novembre 2020 aveva trascorso parte della giornata a cercare dove trovare l’arsenico e a quale prezzo, ma non solo: voleva anche capire quanto gli sarebbe costato il divorzio in termini di mantenimento di figli e moglie. E poi sempre attraverso i motori di ricerca online voleva prenotare viaggi in traghetto per la Sicilia, la Sardegna, il Marocco e la Tunisia: forse era anche pronto alla fuga.

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