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Sicilia, archeologia: nella Valle dei templi scoperta casa ‘restaurata’

Redazione

Sicilia, archeologia: nella Valle dei templi scoperta casa ‘restaurata’

Sab, 30/10/2021 - 13:41

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Una casa “restaurata” gia’ tra il III e il II secolo avanti Cristo. E’ l’eccezionale scoperta di queste ultime settimane nel Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, dove e’ stata riportata alla luce una serie di straordinarie pitture parietali e una pavimentazione in cocciopesto e a mosaico perfettamente integra, parte di un’abitazione nel cosiddetto quartiere ellenistico-romano.

La casa era crollata, o era stata demolita per qualche motivo, e le macerie accumulate hanno “salvato” mosaici e pavimenti in stile pompeiano. La scoperta e’ stata fatta durante la sesta campagna di scavo dell’Universita’ di Bologna nel Quartiere ellenistico-romano di Agrigento – la stessa zona dove e’ stato scoperto il teatro -, un progetto di ricerca avviato in collaborazione con il Parco Archeologico, sotto la direzione di Giuseppe Lepore del Dipartimento di Beni culturali del Campus di Ravenna. Dal 2016 e con cadenza annuale il team dell’Universita’ di Bologna si e’ dedicato all’indagine di un intero isolato (il terzo del Quartiere), con particolare attenzione alla Casa III M. E’ stata proprio quest’ultima a restituire un contesto che gli archeologi giudicano di altissimo valore scientifico, con pavimenti e pitture in perfetto stato di conservazione. Il professor Lepore spiega che “si tratta di una scoperta unica nel suo genere. Questa casa e’ stata ristrutturata, insieme al resto del quartiere, tra la fine del III e gli inizi del II secolo avanti Cristo ed e’ stata dotata di un complesso sistema di pitture parietali e di pavimenti in cocciopesto e in mosaico, articolati addirittura su due piani. Ben presto, pero’, forse gia’ nella prima eta’ imperiale, la casa crolla (oppure viene demolita intenzionalmente), cosa che ha determinato il suo straordinario stato di conservazione visto che le macerie hanno “protetto” il pavimento”.

L’abitazione, estesa per circa 400 mq, presenta una monumentale pasta’s (ovvero uno spazio porticato), dal quale si accede ai tre vani principali, tutti disposti sul lato nord: e’ stato l’ambiente centrale a riservare le maggiori sorprese durante questa campagna di scavo: ha infatti restituito, al piano terra, il pavimento in cocciopesto con inserti di pietre colorate che formano una decorazione a meandro; il crollo e le macerie che occupavano interamente lo spazio del vano, hanno restituito numerose porzioni del pavimento del piano superiore (un mosaico policromo sempre con motivo a meandro) e le relative pitture parietali, “in stile pompeiano”. “Continua la magnifica “stagione” archeologica della Sicilia che non finisce di riservarci sorprese straordinarie come questa: una casa che sembra uscita da un restauro per quanto e’ perfettamente conservata – commenta l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samona’ – A dimostrazione che la politica del Governo indirizzata a far ripartire gli scavi in tutte e nove le province siciliane, va nella giusta direzione.

Riportare alla luce le testimonianze del passato ci da’ la possibilita’ di costruire il futuro della Sicilia”. “Speriamo possano continuare le ricerche – spiega l’architetto Roberto Sciarratta, direttore della Valle dei Templi -: il Quartiere ellenistico-romano deve diventare un punto di forza del nuovo percorso che stiamo allestendo nel Parco archeologico, che colleghera’ la Collina dei Templi direttamente con le terrazze superiori della citta’ antica. I lavori dell’Universita’ di Bologna, di cui condividiamo gli obiettivi, si inseriscono dunque pienamente nella programmazione del Parco, volto ad ampliare l’offerta culturale ed a comunicare al meglio il proprio patrimonio”.

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