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Case 1 euro.Erica e Javier argentini si trasferiscono a Mussomeli col figlio Fidel e avviano progetto

Redazione

Case 1 euro.Erica e Javier argentini si trasferiscono a Mussomeli col figlio Fidel e avviano progetto

Ven, 24/09/2021 - 07:39

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MUSSOMELI – Gli argentini Erica e Javier, marito e moglie, sono gli ultimi in ordine di tempo ad avere acquistato casa nel centro storico nell’ambito del progetto Case1€uro e si sono stabiliti qui, dove hanno intenzione di vivere stabilmente, al punto che il loro bambino, Fidel, ha già cominciato la scuola nella terra di Manfredi.

Erica e Javier però sono anche rappresentanti della Camera di commercio Argentina in Italia e prima di trasferirsi a Mussomeli, vivevano ad Arezzo.

“La città dove è stata girata La vita è bella” dice Erika con un sorriso. E prima ancora, hanno vissuto in Spagna. Sono esperti nel settore della comunicazione e sono consulenti specializzati nei temi contenuti in agenda 2030 in cui si parla di sostenibilità economica e ambientale.

“Quando la notizia delle case cedute a 1 euro a Mussomeli è esplosa in Argentina, dove siamo circa 44 milioni di residenti, di cui un’ampia percentuale di origine italiana, –dicono Erika e Javier- abbiamo ricevuto centinaia di richieste al giorno da parte dei nostri connazionali. Noi abitavamo ad Arezzo, bellissima città toscana, e dall’Argentina continuavano a scriverci. Eravamo proprio sommersi da richieste. Ma sarà vero? possibile? Ci chiedevano.

Ci siamo quindi informati e abbiamo contattato l’amministrazione comunale. Temevamo che si trattasse di case in luoghi isolati, senza infrastrutture, lontane dal mondo civile, insomma. Il sindaco ci ha invitati a vedere coi nostri occhi e quando abbiamo visitato Mussomeli, ce ne siamo letteralmente innamorati. Da noi –continua la coppia- le distanze da una città all’altra sono enormi. Solo per farvi capire, l’Argentina è grande quasi dieci volte l’Italia, quindi per noi percorrere 500 km per spostarsi e rientrare, non è un problema. Mussomeli quindi per noi è vicinissima ai luoghi di Montalbano, nel ragusano. Sono tre ore di strada. Vai al mattino e torni la sera. Il mare di Agrigento è a mezz’ora. Palermo a un’ora. Bellissima, meravigliosa, ma quanta spazzatura. A Mussomeli ci sono servizi, scuole, chiese, c’è tutto. Certo le strade sono quello che sono, ma qui c’è un potenziale enorme. La gente è meravigliosa, il loro senso di accoglienza, il calore, l’affetto. E il cibo. Oh, come si mangia bene.”

La coppia ha preso casa proprio di fronte al santuario della Madonna dei Miracoli, ma sta già valutando altri acquisti e con Erika e Javier, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Catania, ha avviato un significativo percorso di collaborazione che abbracciano più aree di intervento per lo sviluppo di diversi progetti.

La coppia e il sindaco ne hanno anche parlato l’altro giorno, quando si sono intrattenuti nel palazzo di città, dove si è anche immaginata Mussomeli come location privilegiata per un fiction tivù da girare tra le sue viuzze, nel centro storico.

Dice Catania: “Con Erika e Javier, stiamo lavorando per valorizzare il nostro castello e il territorio anche mediante la candidatura a patrimonio UNESCO. Miriamo all’attrazione di investitori stranieri sia per la riqualificazione del centro storico sia per l’avvio di attività di impresa e rapporti di collaborazione con operatori economici argentini, ma anche alla creazione di un network attraverso la costituzione di una rete dei sindaci coinvolgendo i sindaci di altre nazioni.”

Un progetto di ampio respiro, insomma, che proietterebbe Mussomeli sulla scena mondiale quale cittadina turistico/residenziale. Il progetto si dirama su più direttrici: case a 1 euro, castello manfredonico/chiaramontano quale centro culturale, rete di investitori fundraising, tasso di natalità con piano di riparazione storica, umanità e bellezza con annesso piano di concordia culturale, rete dei sindaci internazionale Agenda 2030.

A conclusione della piacevole chiacchierata, chiediamo anche al piccolo Fidel come si trova a frequentare la scuola da poco iniziata. “Mi piace qua, mi piacciono i miei compagni” dice.

E nei suoi occhi si scorge un nuovo futuro che sembra già sorgere sulla terra di Manfredi e parlare lingue diverse, ma aggregate da un comune denominatore: l’amore per la terra di Sicilia e per questi luoghi romiti e remoti. L’amore per Mussomeli e il Vallone. (FONTE:la sicilia Roberto Mistretta)

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