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Mussomeli, definitivamente chiusa “La nuova Biga”, nata in un periodo fra successi ed abbandoni

Redazione

Mussomeli, definitivamente chiusa “La nuova Biga”, nata in un periodo fra successi ed abbandoni

Sab, 24/07/2021 - 07:56

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MUSSOMELI – La parola “fine” è stata definitivamente scritta in una pagina di storia locale che ha interessato il nostro territorio alla fine degli anni Novanta. Stiamo parlando della ormai estinta associazione di Cultura “La Nuova Biga” che rappresentò, con la Presidenza di Francesca Munì, collaborata da persone splendide, nel suo primo quinquennio di attività (inizi anni 2000), punto di riferimento di aggregazione possibile, immediatamente dopo la disfatta dei partiti che provocarono disorientamento  nei propri adepti, ormai dileguatisi in ordine sparso. “La Nuova Biga”, dunque, rappresentò per molti la strada privilegiata da percorrere con iniziative culturali e sociali che avevano risentito anche di quel marasma e decadimento  politico che aveva seminato smarrimento e confusione anche nel nostro tessuto sociale. Però, all’entusiasmo dei primi tempi operativi, durato cinque anni, foriero e ricco di tante iniziative che aveva attirato l’attenzione anche del circondario, seguì, poi, un lungo periodo di dormiveglia che ha compromesso la struttura associazionistica, desiderosa, nel segno della continuità, di vedere avviato un possibile rilancio da parte  di nuovi adepti dell’Associazione, essendosi i vecchi soci volatizzati, riducendo nel frattempo, la compagine sociale notevolmente ridimensionata. E’ seguito, poi, purtroppo, ancora un lungo periodo di inattività fino ad arrivare ai giorni nostri, quando con la dismissione e cessione finale delle suppellettili, tenute accuratamente in custodia, si è arrivati, con la compensazione, ad estinguere le passività dell’Associazione, accumulate negli anni, ritenendo così definitivamente chiusa una esperienza, per certi versi esaltante, e  per altri, invece, assai deludente in considerazione dell’impegno profuso dai rimanenti pochissimi soci che, alla fine, hanno preso consapevolezza e tanto rammarico. Sacrifici, delusione e sogni infranti, dunque, per chi ha creduto fin dall’inizio nell’iniziativa de “LA NUOVA BIGA” che avrebbe potuto alimentare, fin dal suo nascere, una crescita sociale del territorio. Purtroppo, così non è stato. Una storia di associazionismo non conclusasi a lieto fine, con amarezza di chi ci aveva creduto. Così mi ha scritto Mario Difrancesco aderente della ormai ex “Nuova Biga” – ha commentato Carmelo Barba tesoriere, facente funzioni di segretario della disciolta Associazione, a seguito di una sua informativa finale inviata ai soci fondatori:  “La ringrazio della lettera. Ha ragione quando ricorda la straordinaria esperienza della “Nuova Biga” specie nel primo quinquennio, fatta di tante iniziative a sfondo culturale, sociale e politico inteso nel senso più bello. Tante persone della più diversa estrazione culturale che si sono unite per tentare di lanciare un sasso nello stagno e movimentare le idee e il modo di pensare del nostro paese. E’ stata una esperienza indimenticabile, oltre che per l’attività svolta, per la promozione del libero pensiero e per il rispetto reciproco delle idee spesso non coincidenti. Lo spirito di miglioramento collettivo prevaleva sulle singole identità. Ricordo con grande piacere i dibattiti e le prese di posizioni su argomenti a volte anche “tabù” di cui non si discuteva frequentemente in paese, associati a serate di carattere ludico conviviale necessarie per allargare i rapporti anche alle famiglie. Per me è stata una occasione di crescita culturale e soprattutto umana. Ho davvero potuto conoscere il carattere di tante persone alle quali sono ancora legato da piacevole amicizia. Non avrei potuto conoscere  il modo di pensare di tante persone senza l’esperienza della Nuova Biga”. Un lettera che esplicita la positività di quel periodo, che “sfornava” iniziative a iosa.

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