Alcuni esperti britannici hanno messo in dubbio l’allentamento delle restrizioni portato avanti dal governo a causa della sempre maggiore diffusione della variante indiana nel Regno Unito.
Come riporta “The Guardian”, la variante e’ giudicata come “preoccupante” da Public Health England, l’ente pubblico che si occupa di monitorare lo stato della sanita’ in Inghilterra, la quale sarebbe almeno tanto contagiosa quanto quella identificata in Kent lo scorso autunno. Alcuni membri del comitato scientifico Sage, tra cui la professoressa Christina Pagel citata dal quotidiano, hanno espresso preoccupazione in merito all’allentamento delle misure restrittive previsto per lunedi’ 17 maggio, affermando che potrebbe essere opportuno ritardarle fino a quando non si avra’ un quadro piu’ chiaro della contagiosita’ e della resistenza ai vaccini della variante B.1.617.2.
Ad ora circa il 6 per cento dei genomi di virus Sars-Cov-2 sequenziati nelle ultime quattro settimane corrisponderebbe a quello della variante in oggetto.
Mentre la variante “inglese” starebbe decrescendo o seguirebbe un trend stabile infatti, quella indiana avrebbe un trend in ascesa, e in alcune aree del Paese come Bolton e Blackburn conterebbe per oltre il 50 per cento dei casi.