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Caltanissetta, 38 giorni di zona rossa: frutto dell’inciviltà dei nisseni

Redazione

Caltanissetta, 38 giorni di zona rossa: frutto dell’inciviltà dei nisseni

Gio, 22/04/2021 - 11:48

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Venerdì 23 aprile Caltanissetta lascerà la famigerata zona rossa che l’ha avvolta per 38 giorni: un triste primato nazionale, un timbro sulla pochezza civica degli abitanti del capoluogo nisseno.

Possiamo anche girarci intorno, elaborare raffinati ragionamenti filosofici ma, la verità. sostanziale ed inoppugnabile, rimane il comportamento inaccettabile assunto dai nisseni che hanno condannato la città a questo prolungato supplizio cromatico.

Gite, grigliate di giulivi studenti, aperitivi di gruppo, ripetuti e quotidiani viaggi ai supermarket, blitz nei centri limitrofi per usufruire di servizi di parruccherìa e barbierìa: un florilegio di ‘indegnità’ civiche della peggior specie.

Immancabile aneddoto: un fornaio ci ha raccontato di un baldanzoso cliente che acquistava un “quartino” la mattina presto all’apertura del panificio, uno a metà mattinata ed il terzo all’ora di pranzo; roba che neanche il miglior Alberto Sordi avrebbe potuto immaginare nelle sue geniali rappresentazioni cinematografiche del peggio dell’italiano ‘medio’.

Adesso, ritornati all’arancione, siamo chiamati alla titanica sfida: riusciremo a rispettare le regole ed ad evitare di ricadere del ‘lockdown’ casalingo? O, ancora una volta, saremo capaci di fregarcene di tutto e di tutti?

Senza neanche avere a cuore quelle moltitudini di commercianti costretti a rimanere con le saracinesche abbassate, lasciati nel limbo di un presente vuoto ed atterriti da un futuro sempre più oscuro.

Dicevano ne saremmo usciti migliori, invece peggioriamo sempre più.

Poi meriterebbero un capitolo a parte i masanielli locali, politici e non, opinion leader e influencer da condominio, che invece di preoccuparsi del dramma economico che ha lacerato la città, dei ripetuti comportamenti errati che hanno prolungato la zona rossa, hanno trovato il tempo di ironizzare sui panini con la mortadella o sugli inviti a tifare D’Aleo, ospite di Felicissima sera.

Già ma è molto facile additare il sindaco come capro espiatorio (…mancava soltanto l’ennesimo genio di turno che lo indicasse anche come responsabile della creazione della superlega), piuttosto che proporre soluzioni o rotte che potessero aiutare ad invertire i colori.

Tutti hanno colpe, nessuno può tirarsi indietro: Amministrazione, Asp, ognuno poteva fare di meglio ma… il peggio lo hanno sicuramente fatto i nisseni che se ne sono fottuti delle regole, della zona rossa, dei morti causati dal virus.

Ora vediamo cosa accade… si accettano scommesse.

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