Salute

Vaccini, Magrini: Sputnik è ottimo ma serve trasparenza

Redazione 2

Vaccini, Magrini: Sputnik è ottimo ma serve trasparenza

Dom, 28/02/2021 - 10:17

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Sulla rivista Lancet “sono stati pubblicati risultati molto interessanti” sul vaccino Russo Sputnik, ai quali “si e’ aggiunto il parere positivo e isolato di un gruppo dello Spallanzani”.

Sputnik andra’ approvato e soprattutto validato con una visita ispettiva sulla qualita’ di produzione dall’Ema.

I contatti sono stati avviati, ma il dossier per la registrazione non e’ ancora stato consegnato”. Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Se l’Italia “volesse fare una decretazione d’urgenza per saltare questo passaggio sarebbe una scelta politica, non tecnica” aggiunge.

In base allo studio su Lancet “e’ un preparato che potremmo definire ottimo, nuovo e intelligente, con risultati di efficacia eccellenti” spiega, ma c’e’ poca “trasparenza di accesso ai dati che deve essere completa” spiega.

Le autorita’ regolatorie “richiedono una documentazione aggiuntiva sulla qualita’ e sulla sicurezza” prima di poter dare via libera. Guardando al piano vaccinale italiano in generale, “la consegna del vaccino Johnson & Johnson e’ attesa ad aprile – ricorda – inoltre due preparati molto promettenti anche contro le varianti sono gia’ all’esame di Ema.

Si tratta di Novavax e Curevac che, se approvati ad aprile, potrebbero da maggio portare a nuovi quantitativi disponibili per il secondo trimestre 2021″.

Gia’ da aprile, “avremo indicativamente il 50% in piu’ delle dosi e poi da maggio un raddoppio”. Da giugno-luglio si passera’ a con 400-500 mila inoculazioni al giorno, rispetto alle attuali 100 mila”. Venendo alla possibilita’ di adottare la strategia britannica della prima dose con richiamo ritardato “la prossima settimana ne discuteremo in due commissioni dell’Agenzia e anche il Consiglio superiore di Sanita’ esprimera’ un proprio parere in modo indipendente – commenta – la scelta finale spettera’ al ministro e al governo”.

Tuttavia uno studio israeliano comparso su Nejm “ha mostrato l’efficacia parziale della prima dose con Pfizer (circa il 50%) in Israele e l’altissima protezione con la seconda”. Magrini pensa sia meglio “dare la doppia dose al numero giusto di persone piuttosto che una sola al doppio di persone”.

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