Salute

Covid, Richeldi (Cts): la situazione è preoccupante. Il punto su zone rosse, scuola e assembramenti

Redazione 2

Covid, Richeldi (Cts): la situazione è preoccupante. Il punto su zone rosse, scuola e assembramenti

Sab, 19/12/2020 - 08:03

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“Speravamo tutti di arrivare in una situazione migliore” al Natale, ma “se a gennaio vogliamo ripartire con le normali attività, compresa la scuola, dobbiamo sacrificarci”.

Lo sottolinea Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, primario al Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico. Intervistato dal quotidiano ‘La Stampa’, ammette che “si è deciso di aspettare fino all’ultimo” per introdurre nuove misure in vista delle festività natalizie ma, “nonostante un miglioramento ci sia stato, non vediamo un calo evidente di contagi e morti, il cui numero resta molto alto.

Se proiettiamo questi dati sui prossimi giorni, sappiamo che avremo un aumento della circolazione del virus e dobbiamo impedirlo”. Il punto, spiega, è che le prossime non sono due settimane qualsiasi. “Inizia un periodo in cui si verificano comportamenti anomali – ricorda -: ci si riunisce di più, ci si assembra nelle case, con un’esposizione maggiore delle persone vulnerabili, come gli anziani. Si rischia di spianare la strada al virus”.

Infine, sul tema legato alla riapertura delle scuole dal 7 gennaio, dichiara: “Riprendere le lezioni in presenza è una priorità per tutti, credo che sia giusto puntare a ripartire, ma dovremo vedere quali saranno i dati. Sei numeri lo sconsiglieranno, saremo costretti ad aspettare: non avrebbe senso riaprire a tutti i costi e poi richiudere dopo due o tre settimane”.

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