Salute

Covid: Cerved, rischio infiltrazioni mafia ed usura per 15.000 ristoranti

Redazione

Covid: Cerved, rischio infiltrazioni mafia ed usura per 15.000 ristoranti

Mer, 09/12/2020 - 09:54

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 La pandemia da Covid-19 ha colpito duramente il settore della ristorazione e ora sono circa 15mila, il 150% in piu’ di prima, i ristoranti che rischiano infiltrazioni criminali a causa di una situazione di fragilita’ finanziaria. A stimarlo e’ il Cerved, secondo cui si tratta di numeri prudenti, con 9mila ristornati resi vulnerabili dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, che si aggiungono ai circa 6.000 gia’ presenti prima del coronavirus.

In cifra assoluta, secondo i numeri di Cerved, i ristoranti oggi a rischio si trovano soprattutto nel Lazio (2.116), in Lombardia (1.370) e in Campania (1.098), mentre in percentuale le regioni piu’ colpite sono Calabria (40%) e Sicilia (38%), dove maggiori sono le infiltrazioni della criminalita’ organizzata.

La percentuale di mancati pagamenti nel comparto, infatti, ha raggiunto il 73% contro il 45% di media (nel picco di maggio) del resto delle PMI, e secondo le stime i ricavi subiranno quest’anno un crollo del 56%. La combinazione dei dati e delle conoscenze di Hawk e di Cerved ha permesso di mappare i ristoranti che potrebbero avere maggiori problemi di liquidita’ ed essere dunque piu’ facile preda di usurai e di organizzazioni dedite al riciclaggio di denaro sporco.

Il Cerved puo’ infatti contare su un database di informazioni e di analytics per monitorare il tessuto imprenditoriale italiano anche in ottica antiriciclaggio, rilevando segnali di allarme dalle variazioni anomale nelle strutture societarie, dalle verifiche sul titolare effettivo e da altri database, come quello relativo a individui politicamente esposti (PEP o PIL) o blacklist e watchlist che includono persone indicate da autorita’ giudiziarie o agenzie governative nazionali e internazionali (Crime).

“L’emergenza da Covid19 ha introdotto nuovi rischi di riciclaggio e ne ha accentuati altri gia’ presenti – spiega Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved -: la crisi economica seguita alla pandemia rappresenta infatti un terreno fertile per la criminalita’, che grazie all’ampia disponibilita’ di denaro contante derivato da attivita’ illegali puo’ acquisire facilmente la proprieta’ o il controllo di societa’ in difficolta’ finanziaria.

In una fase cosi’ delicata per il Paese, abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno nei servizi di antiriciclaggio acquisendo la societa’ specializzata Hawk e offrendo a istituti finanziari e imprese strumenti all’avanguardia, non solo per assicurare un puntuale rispetto delle normative, ma anche per sfruttare tutta la potenza dei nostri big data. Cerved ha dedicato alla lotta al riciclaggio competenze ed energie, e sviluppato soluzioni specifiche, con strumenti fondamentali per completare la proposizione di digital onboarding”.

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