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Caltanissetta, incontro della Federazione nazionale della Stampa italiana con i giornalisti nisseni. La segretaria generale Alessandra Costante: “Piccoli divisi è un problema, piccoli insieme siamo una risorsa”

Redazione 3

Caltanissetta, incontro della Federazione nazionale della Stampa italiana con i giornalisti nisseni. La segretaria generale Alessandra Costante: “Piccoli divisi è un problema, piccoli insieme siamo una risorsa”

Mer, 08/05/2024 - 09:36

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Intensa e attiva partecipazione, ieri, 7 maggio, all’info-point della Pro Loco di Caltanissetta, per l’incontro con i giornalisti nisseni tenuto dalla segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Alessandra Costante, affiancata da Tommaso Daquanno, direttore della Fnsi, da Roberto Ginex, consigliere nazionale della Fnsi, da Sergio Magazzù, segretario provinciale Assostampa Messina e da Tiziana Tavella, presidente del consiglio regionale di Assostampa Sicilia e coordinatrice nazionale della Commissione lavoro autonomo nazionale della Fnsi.

Organizzato da Pier Paolo Olivo, segretario provinciale di Assostampa Caltanissetta, e al cui termine è seguito il corso di formazione “Par condicio e sistema radiotelevisivo locale – la comunicazione nel periodo elettorale”, tenuto da Aldo Mantineo, commissario Corecom Sicilia, il momento di confronto rientra nell’ambito di altri appuntamenti in Sicilia da parte di Alessandra Costante – la quale è stata la prima segretaria nella storia dei sindacati a presenziare a Caltanissetta – , che si focalizzano sui temi del benessere lavorativo, della dignità professionale attraverso la garanzia di un compenso finalmente equo insieme alla difesa di contratto, libertà di stampa e valore della memoria.

“Non è il territorio a fare la differenza – ha iniziato Tiziana Tavella –, ma la volontà delle persone di camminare insieme. Più piccolo il territorio è, più importante è la realtà perché è proprio sul piccolo territorio che si realizzano i peggiori delitti alla libertà di informazione”.

Tavella continua sottolineando come nei piccoli territori esistano degli arretramenti di quelli che sono i presìdi della democrazia e della libertà di informazione, e di come, appunto, essendo piccoli territori vadano maggiormente preservati e di quanto sia necessario impegnarsi per tutelare quella che è la dignità del giornalista, contrastando gli attacchi alla professione. “Il primo passo è restare sempre uniti, ed essere orgogliosi di essere giornalisti, perché farlo insieme è diverso dal trasformarci in una serie di isole. Un territorio non è piccolo se accanto ne cammina un altro e se viene illuminato da quella che è la nostra professione”.

Dunque, unirsi e tutelare la propria categoria con forza e dignità, contrastando il precariato, l’abusivismo e facendo informazione giusta e libera.

A seguire l’intervento di Sergio Magazzù, il quale lancia un invito rivolto a tutti i giornalisti dove è bene fare fronte comune “a difesa della categoria che è in difficoltà e fare qualcosa per tutti noi”. A sostegno delle sue parole, quelle di Roberto Ginex: “Bisogna soffermarsi anche sul momento che stiamo attraversando come categoria, sulle norme della libertà di stampa, perché è un diritto prima dei cittadini che dei giornalisti; assicura la democrazia, è cura e tutela per essa”.

Non solo libertà di stampa, ma anche precariato, da abbattere con delle politiche di rilancio che possano avvenire in chiave moderna seguendo la digitalizzazione, e soprattutto evitando di tagliare il costo del lavoro.

“La vera forza del sindacato è rappresentata dai colleghi che lo supportano – ha dichiarato Alessandra Costante durante il suo intervento –. Piccoli divisi è un problema, piccoli insieme siamo una risorsa. Il mio ruolo è quello di stare accanto a ciascuno di voi, al fianco di tutti i colleghi che ne hanno bisogno. I giornalisti devono avere la tranquillità di avere un reddito che gli consenta di lavorare serenamente e se questo reddito non c’è, perché l’informazione viene intesa come una merce e quindi pagata a ribasso, significa che mancano i presupposti costituzionali. Quando parliamo di informazione, sì, c’è da tutelare l’articolo 21 della Costituzione perché noi abbiamo il diritto di informare e i cittadini quello di essere informati, ma senza dimenticare l’articolo 1 della Costituzione. Il lavoro deve essere indipendenza economica, deve essere retribuito in maniera giusta e proporzionata a quello che si lavora”.

Il giornalista è un cittadino che esercita il proprio diritto di cronaca subordinato alla deontologia. Ha il diritto e il dovere di offrire la verità verificata dei fatti, di informare il cittadino e questi, a sua volta, ha il diritto di essere informato da un giornalista libero e indipendente, il cui lavoro va riconosciuto, tutelato nella dignità non solo professionale, ma anche umana.

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