Salute

Coronavirus, in Italia 20.648 casi e 541 decessi, prosegue calo ricoveri

Redazione

Coronavirus, in Italia 20.648 casi e 541 decessi, prosegue calo ricoveri

Dom, 29/11/2020 - 19:41

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La discesa della curva epidemiologica del contagio da covid-19 in Italia si consolida, e con essa cala pure il carico sulle strutture ospedaliere. Resta ancora alto, invece, il numero dei decessi. Nelle ultime 24 ore sul territorio nazionale sono stati registrati 20.648 casi di Coronavirus su 176.934 tamponi effettuati, 49mila in meno di ieri, con un tasso di positività che rimane stabile all’11.7%.

I decessi registrati invece sono 541, un numero considerevole seppur in calo rispetto ai 686 di sabato, che portano a 54.904 il numero totale dall’inizio della pandemia.Le buone notizie invece arrivano dagli ospedali. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 3.753 (-9 nelle ultime 24 ore), mentre i ricoverati con sintomi 32.789 (-420). Gli attualmente positivi sono 795.771, di cui 759.139 in isolamento domiciliare.

I casi totale registrati sono 1.585.178. I guariti infine sono 13.642 per un totale di 734.503. Per quanto riguarda le singole regioni scende da dieci a sette il numero di quelle che fanno registrare un numero di casi a quattro cifre.

Fra queste la Lombardia con un incremento di +3.293, seguita da Veneto (+2.617), Campania (+2.022) e Piemonte (+2.021). Sopra i mille contagi pure Lazio (+1.993), Emilia Romagna (+1.850) e Sicilia (+1.024). Anche sul fronte dei decessi la Lombardia si conferma il territorio maggiormente colpito (+135) con alle spalle Piemonte (+84) e Sicilia (+45). Nessuna regione ha zero vittime, il dato più basso è quello di Valle d’Aosta (+1), Basilicata (+3), Molise e Sardegna (entrambe +4).

A rendere maggiormente visibile il calo del contagio il confronto con domenica 22 novembre dove i casi registrati erano stati 28.337 con 188.747 tamponi e un tasso di positività del 15%. La soglia di attenzione, comunque, deve restare alta specie sotto le feste natalizie. “Il messaggio è che ancora per tutto dicembre è meglio stare fermi, evitare situazioni a rischio. Noi non possiamo pensare allo sci, alla montagna, ai cenoni, perché ora il problema è che ci sono milioni di persone da curare”, dice lapidario Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza. In attesa che nel 2021 con i vaccini si possa gradualmente uscire dal tunnel della pandemia. 

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