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Lorefice (M5s): “Oltre 2 milioni e 374 mila euro per la provincia di Caltanissetta per il sostentamento dei cittadini in difficoltà economiche”

Redazione

Lorefice (M5s): “Oltre 2 milioni e 374 mila euro per la provincia di Caltanissetta per il sostentamento dei cittadini in difficoltà economiche”

Lun, 30/03/2020 - 16:52

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CALTANISSETTA – “L’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte anticipa immediatamente quattro miliardi e trecento milioni per incrementare il Fondo di Solidarietà dei Comuni per far fronte all’emergenza coronavirus. Sono stati stanziati, inoltre, 400 milioni per far fronte alle situazioni di emergenza sociale. Somme messe a disposizione dei Comuni di tutta Italia, sin da subito, per il sostentamento alimentare dei cittadini in difficoltà economiche, in forma di buoni spesa e generi alimentari di prima necessità”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice fornisce i dettagli per i comuni del Nisseno relativamente alla ripartizione dei 400 milioni.

“Ai comuni siciliani vanno in totale 43,5 milioni di euro. Per la provincia di Caltanissetta – afferma il parlamentare – sono previsti oltre 2 milioni e 374 mila euro, così ripartiti per ciascun comune: Gela: 675.615,07; Caltanissetta: 472.337,96 euro; Acquaviva Platani: 8.725,83; Bompensiere: 5.103,82; Butera: 41.858,56; Campofranco: 26.741,42; Delia: 41.350,39; Marianopoli: 17.759,60; Mazzarino: 108.730,25; Milena: 26.694,52; Montedoro: 14.418,07; Mussomeli: 89.800,17; Niscemi: 284.143,70; Resuttano: 17.829,01; Riesi 115.858,18; San Cataldo: 202.005,47; Santa Caterina Villarmosa: 48.095,30; Serradifalco: 53.578,96; Sommatino: 63.970,91; Sutera: 10.967,75; Vallelunga Pratameno: 33.096,36; Villalba; 15.814,38”.

“La ripartizione delle risorse – spiega Lorefice – è abbastanza semplice e prevede una quota pari al 80% del totale, per complessivi euro 320 milioni, che viene ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune; una quota pari al restante 20%, per complessivi euro 80 milioni, è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017, pubblicati anche dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze; e infine, il contributo minimo spettante a ciascun comune non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600”.

“I Comuni, tramite la propria rete interna, – conclude il senatore Cinquestelle – andranno ad individuare o hanno già individuato tutti quei soggetti deboli che hanno la necessità di risorse immediatamente disponibili. Un aiuto immediato diretto a chi in questo momento di grandissima crisi non può materialmente mangiare”.

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