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Mafia, la CGIL parte civile contro gli ‘stiddari’di Gela

Redazione

Mafia, la CGIL parte civile contro gli ‘stiddari’di Gela

Sab, 21/12/2019 - 09:28

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 “La Cgil si costituira’ parte civile nei procedimenti Stella Cadente e Leonessa che vede coinvolti presunti stiddari che da Gela sono partiti per fare affari a Brescia”. Lo ha detto Alfio Mannino, il segretario generale durante il convegno su “La legalita’ produce lavoro” che si e’ tenuto a Gela. E’ il primo convegno a livello nazionale per puntare i riflettori sulle aziende sequestrate (a volte anche confiscate) e sulle ripercussioni occupazionali per i dipendenti. Durante il dibattito il Prefetto di Caltanissetta, Cosima Di Stani, ha evidenziato che “l’assenza di lavoro incidente nella penetrazione della criminalita’ organizzata”. Evidenziando anche che “l’ambizione sfrenata di qualche imprenditore porta all’apertura di spazi per la criminalita'”. Al dibattito ha preso parte il procuratore di Gela, Fernando Asaro, il quale ha denunciato pubblicato “a Gela lo Stato e’ stato molto assente. Lo Stato e’ assente sin tutte le sue articolazioni. Bisogna operare, intervenire in ogni settore”. In pochi in tre anni e mezzo hanno denunciato illegalita’, tra i tanti reati taciuti agli inquirenti c’e’ quello dell’usura o del caporalato ed altre forme di illegalita’ “come imprenditori del settore che sfruttano i lavoratori, li sottopagano e non versano loro i contributi previdenziali”. Sul settore delle aziende sequestrate e dell’antimafia di facciata il segretario generale della Cgil di Caltanissetta Ignazio Giudice ha evidenziato che “abbiamo bisogno di una norma per fornire una prospettive. Ho l’impressione che in provincia di Caltanissetta molte delle aziende sottoposte a sequestro chiuderanno”. Al dibattito della Cgil nazionale e’ intervenuto anche il consigliere della Corte d’Appello di Caltanissetta, Giovanbattista Tona e Luciano Silvestri, responsabile nazionale legalita’ sicurezza Cgil il quale ha denunciato che “l’agenzia dei Beni confiscati per carenza di personale non sa quante aziende ci sono in Sicilia ed ha chiesto a noi di effettuare un censimento”. Ed si e’ chiesto anche se Confindustria si costituira’ parte civile contro quegli imprenditori associati che vengono imputati in un procedimento penale. Era presente anche il vicedirettore dell’AGI Paolo Borrometi il quale ha raccontato dell’infiltrazione mafiosa nel mercato ortofrutticolo di Vittoria e dell’accordo che alcuni gelesi hanno fatto con i vittoriesi per la gestione della vendita delle plastiche per le serre: “Non dobbiamo vedere Gela, Vittoria, Niscemi e Riesi staccate – ha detto – hanno problematiche uguali che devono essere affrontate da ciascuno di noi che facciamo parte dello Stato e dobbiamo essere in prima linea per denunciare”.

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