SAN CATALDO. Il geologo Angelo La Rosa (nella foto), che da anni lavora alla valorizzazione del sito geo minerario di contrada Gabara, ha voluto fare il punto della situazione. Lo ha fatto attraverso una nota sulla sua pagina facebook: <Oggi l’area mineraria delle solfare Persico e Cipresso, con le loro calature dal gradino rotto e strutture fusorie, è un debutto al recupero e assurge a ruolo di primissimo piano tra i pochi tentativi di valorizzazione dell’archeologia industriale che si sono messi a frutto in un territorio isolano dal genoma avverso al recupero. E sentirsi pienamente soggetto freelance, senza alcun ritorno diverso dall’orgoglio di rimettere nel circuito culturale ciò che da tanti anni ha conosciuto soltanto il colore delle tenebre, non può che saziare l’anima. A maggior ragione se l’impegno si tramuta magicamente nel dare voce e respiro non soltanto a luoghi di ragnatele ma a spettri di uomini e carusi, che intrisi di anidride solforosa e piegati in due sotto il carico giallo citrino, aleggiano mortificati dalla nostra ignavia. Forse lo dovevo ad un caruso speciale, conosciuto tanti anni fa. E Gabara, anche contro la volatilità intellettiva di pensatori, oppositori di mestiere a prescindere, è frutto di una grande scommessa non solo mia ma di quanti hanno creduto e continuano a credere in questo straordinario viaggio dentro la memoria, che può ritenersi oggi ad un buon livello di fruizione>. Angelo La Rosa ha poi annunciato <Qualche step ancora e il progetto di recupero è pressoché concluso, ma il convincimento di essersi sentiti emotivamente coinvolti in un’azione futuristicamente produttiva per la collettività è sostenuto dalle migliaia di pareri positivi di persone culturalmente variegate che, a vario titolo, si sono accostate a questi luoghi e ne hanno percepito l’essenza, la pregnanza culturale, la capacità divulgativa di una civiltà da secoli assopita e imbrigliata nei gangli di una politica ottusa e narcisista, incapace di trasformare le testimonianze dell’epopea mineraria in risorsa turistica, lasciandole fuori da ogni agenda di programma. Ma nonostante le avversità, Gabara può ritenersi un bell’esempio di virtuosa rete tra Comune, Azienda Foreste, Distretto Minerario, Ispettorato Forestale, Soprintendenza, Associazioni Culturali, imprenditori, artigiani, singoli cittadini ed artisti. Tutti attori principali, ai quali dico semplicemente grazie perché il loro importante contributo ha reso giustizia ad un territorio minerario che appartiene a tutti>.
San Cataldo. Il geologo Angelo La Rosa sulla valorizzazione del sito geo minerario di contrada Gabara: “Qualche step ancora e il progetto di recupero è pressoché concluso”.
Lun, 28/10/2019 - 16:24
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