Salute

Vallelunga Pratameno, inaugurazione busto dedicato a Padre Giorgio e precisazioni sul social del sindaco Pelagalli

Carmelo Barba

Vallelunga Pratameno, inaugurazione busto dedicato a Padre Giorgio e precisazioni sul social del sindaco Pelagalli

Dom, 05/05/2019 - 07:15

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VALLELUNGA PRATAMENO – Sembra che ci siano state polemiche per il busto dedicato a Padre Giorgio, ed era anche pensabile per chi ha potuto leggere la locandina di partecipazione. Sull’argomento, è intervenuto sul social il sindaco Tommaso Pelagalli che così ha postato: “In occasione dell’inaugurazione del busto dedicato a padre Giorgio, avvenuta lo scorso 28 aprile presso la Casa del Fanciullo, è stata elevata, fuori dal contesto dell’evento, una nota polemica verso l’amministrazione, che mi onoro rappresentare, rea di non aver dato seguito ad una richiesta con la quale si chiedeva la concessione di un’area all’interno della villa comunale ove realizzare, con l’apporto di un comitato di promotori, una chiesa da dedicare al nostro padre Giorgio e ove collocare il busto a suo ricordo. Mi scuso innanzitutto, anche a nome dell’amministrazione, per non aver dato riscontro alla predetta richiesta. Ma, al di la del fatto che nessun impegno era stato assunto e conseguentemente nessun obbligo era sorto per l’amministrazione, la richiesta non poteva essere esitata, in quanto sussiste l’incompatibilità alla realizzazione di una struttura dedicata al culto religioso all’interno di un’area destinata a villa comunale. La villa, infatti, assolve a funzioni ludiche, ricreative, salutistiche, culturali, ambientali e naturalistiche con la conseguenza che gli spazi possono essere destinati e utilizzati solo per tali finalità. Inoltre il comune non può rilasciare alcun permesso di costruire su suolo pubblico se non attraverso le procedure previste dalle norme di legge. Lungi dal polemizzare, con queste brevi puntuazioni, si è voluto per un verso fare buona informazione e per altro verso precisare che questa amministrazione non è ostile alle iniziative finalizzate al raggiungimento di scopi sociali, culturali, turistici e quant’altro, purché lecite, non vietate dall’ordinamento e non contrarie all’ordine pubblico e al buon costume ma, salvo l’errore umano, è ligia nel perseguire detti obiettivi in osservanza dei precetti normativi e regolamentari. Dispiace, quanto accaduto, ma non ogni richiesta può essere soddisfatta soprattutto quando, come nel caso in questione, non appare connotata dai necessari presupposti. Non è da escludere che in futuro l’iniziativa, individuata un’idonea area a tal uopo destinabile, possa trovare accoglimento”.

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