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Invito agli elettori, De Luca contro le accuse del M5S: “Atti di cecchinaggio per sporcare la campagna elettorale, prima leggete le carte perché così siete vergognosi”

Redazione

Invito agli elettori, De Luca contro le accuse del M5S: “Atti di cecchinaggio per sporcare la campagna elettorale, prima leggete le carte perché così siete vergognosi”

Mer, 22/05/2019 - 16:09

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MESSINA – “Ciò che in queste ore sta accadendo sono squallidi atti di cecchinaggio mediatico dei soliti noti, volti a sporcare una campagna elettorale all’insegna dei contenuti. La stessa cosa non posso dire per gli ignobili attacchi da parte dei Parlamentari messinesi del M5S, i quali per giustificare l’assenza di contenuti, si aggrappano a surreali farneticazioni. Ricordo loro che nessun impiego di denaro pubblico è stato utilizzato per la nota da me inviata agli elettori a sostegno della candidatura di Dafne Musolino per il rinnovo del Parlamento europeo. Per dovere di cronaca, la spesa esatta a carico del mandatario ‘privato’, Michele Malluzzo, è stata pari a 105.332,49 euro, per circa 300.000 invii a Messina e provincia. L’importo unitario è di 0,34 euro, tutto compreso oltre iva di legge. A riferirlo è il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, a seguito delle accuse in merito a presunte violazioni di legge da lui commesse sulla illegittimità della missiva inviata agli elettori.

“Le argomentazioni oltre che puerili – attacca il Sindaco peloritano – sono anche prive di fondatezza giuridica. Rammento ai Cinque Stelle che l’art. 9 comma 1 della legge 28 del 2000, secondo una previsione letterale, impone l’invocato divieto direttamente alle ‘Amministrazioni pubbliche’ intese come Enti e Organi e non già come singoli soggetti che ne esercitano le funzioni”.

A supporto della citata norma, c’è anche la Circolare n. 16 del 15/04/2009 del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali – Direzione centrale dei servizi elettorali, la quale fuga ogni dubbio. Di fatto, la stessa precisa che l’espressione “pubbliche amministrazioni” deve essere intesa in senso istituzionale riguardando gli organi che rappresentano le singole amministrazioni e non con riferimento ai singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali, se candidati, possono compiere attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze.

“Insomma – conclude De Luca – il solito film già visto, che denota quanta improvvisazione c’è in soggetti che, dal punto di vista politico, tirano a campare sfidando la sorte. È vergognoso lanciare attacchi senza studiare le carte o sincerarsi dei fatti. Ma a questo, la banda degli incompetenti a 5 stelle, ci ha abituati bene”.