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Sblocco pagamenti CMC, M5s sottolinea: “Merito esclusivo di governo Conte e Anas”

Redazione

Sblocco pagamenti CMC, M5s sottolinea: “Merito esclusivo di governo Conte e Anas”

Dom, 17/02/2019 - 18:08

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PALERMO – “Come già anticipato nelle scorse settimane, la vertenza delle imprese creditrici di CMC sta vedendo un positivo risvolto con il pagamento della prima tranche di circa 10 milioni di euro, grazie soprattutto all’impegno del Governo Conte e in particolare al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, del Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Il nostro particolare ringraziamento va anche all’Anas che si sta rendendo strumento di soluzione efficace e fondamentale della vicenda. L’obiettivo è completare l’opera stradale e ripagare le imprese che legittimamente vantano crediti. Spiace constatare in questo frangente che il ruolo della Regione Siciliana, nella trattativa è stato pari a zero, anzi leggiamo di fantomatici fondi sbloccati di cui non solo non c’è traccia, ma saremmo lieti all’assessore Falcone e al Presidente Musumeci di chiarirci la vicenda, perché non è più il momento delle chiacchiere e delle bugie, ma solo di fatti concreti”. A dichiararlo sono i deputati del M5S Azzurra Cancelleri, Dedalo Pignatone e il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giancarlo Cancelleri a proposito dello sblocco dei pagamenti da parte del governo nazionale alle aziende che stanno realizzando i lavori per conto di CMC Ravenna lungo i cantieri della SS 640. “Lo sblocco dei pagamenti – sottolineano i deputati – consentirà la ripresa dei cantieri e ha evitato una desertificazione occupazionale e di impresa che per la Sicilia sarebbe stata una tragedia. Chiaramente non comprendiamo la ratio secondo la quale il comitato dei creditori intenda ringraziare la Regione Siciliana piuttosto che il governo centrale dato che sulla vicenda ha competenza esclusiva. Non vorremmo che una vicenda tanto delicata quanto importante – concludono – subisca strumentalizzazioni politiche che gli stessi lavoratori non meritano”.