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Fiumi di droga a Caltanissetta: i nomi dei 15 arrestati, 6 i nisseni. “Intreccio” con la mafia agrigentina

Redazione

Fiumi di droga a Caltanissetta: i nomi dei 15 arrestati, 6 i nisseni. “Intreccio” con la mafia agrigentina

Mer, 13/02/2019 - 11:40

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L’organizzazione sgominata dalla polizia con 15 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 1 ai domiciliari) era specializzata nel traffico soprattutto di hashish, e operava tra Palermo, Caltanissetta e la provincia di Agrigento.

L’indagine ha permesso di individuare il canale di rifornimento; i soggetti coinvolti, dai fornitori ai consumatori finali; il ruolo di ogni singolo attore; l’entita’ della sostanza stupefacente commercializzata, quantificabile in 2/3 chili ogni 15/20 giorni. Per quanto riguarda il traffico di cocaina, lo spaccio condotto dal Marco Michele Ventura veniva costantemente alimentato da Giovan Battista Di Marca. L’attivita’ investigativa, condotta dalla Squadra mobile di CALTANISSETTA e coordinata dalla Dda, si e’ svolta in due tronconi: il primo relativo al periodo 2009-2014 e il secondo nel periodo 2017-2018. Tutto il corso delle indagini ha permesso di evidenziare il ruolo di capo dell’associazione assunto dal Francesco Paolo Ferdico – tradizionalmente vicino a Cosa nostra nissena facente capo a Angelo Palermo – il quale, negli ultimi tempi, si era trasferito a Porto Empedocle, dove si era perfettamente inserito nell’ambiente criminale di quel luogo tanto da usufruire di un appartamento riconducibile alla famiglia mafiosa locale dei Messina. Ferdico, nonostante si fosse allontanato da CALTANISSETTA probabilmente perche’ si sentiva attenzionato dalle forze dell’ordine, continuava a mantenere saldi rapporti – insieme alla moglie Gaetana Gagliano che lo collaborava nella gestione del traffico e spaccio di stupefacenti condotta dai membri dell’associazione per delinquere che facevano capo a suo marito – con Palermo, sua citta’ natale, dove coordinava e gestiva le varie forniture di droga che venivano effettuate per le zone di CALTANISSETTA e Agrigento da Giallanza Daniele. A sua volta, Daniele Giallanza organizzava i trasporti attraverso i suoi corrieri, Francesco Lena, suo nipote acquisito, e Pietro La Cara, consuocero del Giallanza, arrestato, in flagranza di reato, perche’ sorpreso nel possesso di 10 chili di hashish, nei pressi dello svincolo per Racalmuto sulla statale 640, ad aprile 2017. In questo contesto, s’inseriva Giuseppe Ferdico, fratello di Francesco Paolo, al quale era affidato il compito di reperire lo stupefacente a Palermo e di trasportarlo, direttamente in prima persona o mediate soggetti di volta in volta reclutati, a CALTANISSETTA. Analogamente, Gaetano Gagliano – parente di Gaetana Gagliano – era parte integrante del sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, avendo svolto il ruolo di corriere della droga da Palermo a CALTANISSETTA, intrattenendo numerosissime conversazioni con Capuzzo. 

Le indagini eseguite a carico di Lena hanno permesso di dimostrare che lo stesso – seguendo le direttive di Giallanza – riforniva di hashish, soggetti di CALTANISSETTA, individuati in Capuzzo, Michele Giuseppe Tripisciano e Andrea La Iacona e un soggetto di Siculiana, Francesco Catania. Conformemente alle risultanze emerse nel corso del primo troncone d’indagine, le investigazioni condotte a carico di Capuzzo, hanno permesso di riscontrare che lo stesso, mentre continuava a svolgere la sua attivita’ di spaccio ancora presso la sua abitazione di CALTANISSETTA, si rapportava con Giallanza, da lui chiamato rispettosamente “zio”, e Lena. Inoltre, le attivita’ tecniche a carico di Francesco Turcio non hanno rilevato particolari difformita’ dal primo troncone delle indagini, continuando l’indagato, la sua attivita’ di spaccio al posto di Francesco Paolo Ferdico nell’attivita’ di macellaio presso una nota azienda nissena. Le indagini a carico di Michele Christian Pesce hanno evidenziato continui e costanti rapporti con suo suocero Francesco Paolo Ferdico, con il quale si incontrava periodicamente per dei sospetti scambi carne e pesce, ovvero gli portava della carne da CALTANISSETTA per ricevere da lui del pesce da consumare presso il locale da lui gestito, il Bar Clapton. Per quanto riguarda Marco Michele Ventura, l’attivita’ d’indagine ha consentito di raccogliere riscontri sulla sua attivita’ di spaccio di cocaina che gli era fornita esclusivamente da Giovan Battista Di Marco di Pietraperzia. 

Sono finiti in carcere: i nisseni Capuzzo Antonio, 32 anni; Turco Francesco, 35 anni; Pesce Michele Christian, 36 anni; La Iacona Andrea, 35 anni; Tripisciano Michele Giuseppe, 33 anni (attualmente sottoposto a detenzione domiciliare); Ventura Marco Michele, 32 anni;

i palermitani Ferdico Francesco Paolo, 54 anni; Ferdico Giuseppe, 44 anni (attualmente detenuto); Gagliano Gaetano, 31 anni; Lena Francesco, 34 anni; Giallanza Daniele, 46 anni (attualmente sottoposto agli arresti domiciliari); La Cara Pietro, 42 anni (attualmente sottoposto all’obbligo di dimora);

l’agrigentino Catania Francesco, 35 anni, di Siculiana (AG); il pietrino Di Marca Giovan Battista, 42 anni di Pietraperzia (attualmente detenuto).
Agli arresti domiciliari è finita Gagliano Gaetana, moglie di Francesco Paolo Ferdico.

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