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Mazara, finti matrimoni tra donne residenti e tunisini: 11 denunciati

Redazione

Mazara, finti matrimoni tra donne residenti e tunisini: 11 denunciati

Mar, 11/12/2018 - 10:37

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TRAPANI – Finti matrimoni tra donne residenti e migranti tunisini: 11 denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dopo l’operazione “Sunrise” conclusa nel 2017 dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo con l’arresto di 5 persone e la denuncia a piede libero di altrettanti responsabili, i militari hanno accertato un ulteriore sistema illegale volto a favorire la presenza illecita nel territorio nazionale di migranti tunisini, basato sull’organizzazione di finti matrimoni con compiacenti ragazze residenti in Italia. I finanzieri, coordinati dalla procura di Marsala, ha portato alla denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di 11 residenti tra Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Ribera, tra cui 5 donne (quattro italiane e una tunisina) e 6 tunisini, 4 dei quali gia’ arrestati nell’operazione “Sunrise”.
Al centro dell’organizzazione criminale i finti matrimoni: in cambio di mille euro e alla presenza di testimoni complici, come ammesso dalle donne in sede di interrogatorio, si sono prestate a simulare il proprio assenso a contrarre matrimonio civile nei municipi di Campobello di Mazara, Castelvetrano e Ribera. Lo scopo era far ottenere ai migranti clandestini, falsi sposi, il permesso di soggiorno da utilizzare per spostarsi liberamente all’interno dell’Unione europea. Chi si occupava di reclutare le donne era una coppia di coniugi di Campobello di Mazara, formata da un tunisino e dalla moglie campobellese. I finti sposi, come accertato dalle indagini, benche’ conviventi sulla carta non avevano alcun tipo di rapporto, conducendo vite completamente separate. E’ stato accertato che i migranti tunisini hanno ripagato il servizio o con somme di denaro ammontanti a 15 mila dinari tunisini (circa 5 mila euro) o assicurando la propria disponibilita’ a detenere e rivendere sigarette importate di contrabbando dalla Tunisia oppure a fungere da conduttori di gommoni veloci utilizzati per il trasporto di migranti clandestini dalle coste tunisine a quelle mazaresi.

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