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Polizia di Ragusa e Niscemi, marijuana tra pomodori: in manette 2 albanesi e 2 rumeni

Redazione

Polizia di Ragusa e Niscemi, marijuana tra pomodori: in manette 2 albanesi e 2 rumeni

Gio, 12/07/2018 - 10:01

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RAGUSA – Gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa e dei Commissariati di P.S. di Vittoria e di Niscemi, col supporto di unita’ cinofile della Questura di Catania nel corso di un controllo presso un’azienda agricola in contrada Macconi, localita’ Serre, nelle campagne di Acate (RG) in serre di coltivazione di pomodori hanno scoperto piante di marijuana. L’azienda, gestita da Andi Sina, di 36 anni,(irregolare sul territorio nazionale), e’ composta da tre serre ed una casa rurale e gli agenti hanno colto in flagranza di reato, oltre al 36enne, altre tre persone Maria Alina Lupu, di 37 anni, e Alexandru Enachi di 18, di nazionalita’ rumena, nonche’ Enio Toska anch’egli 18enne di nazionalita’ albanese. All’arrivo degli agenti della Polizia di Stato, gli arrestati erano intenti a lavorare all’interno di una delle serre, principalmente coltivate a pomodoro. Nel corso della perquisizione effettuata all’interno della proprieta’ terriera, grazie al fiuto dei cani poliziotto, tra i filari di piante di pomodoro che ne occultavano la vista sono state scoperte numerose piante di marijuana di altezza variabile tra i 180 e i 230 cm circa.

Con l’ausilio di personale della Squadra Cinofili dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania,si e’ effettuata una perquisizione domiciliare degli indagati rinvenendo due involucri in cellophane termosaldati contenenti cocaina per quasi 10 grammi. Gli involucri sono stati scoperti all’interno della custodia di una macchina fotografica nascosta in un armadio della stanza da letto. Nel corso della stessa perquisizione, all’interno di un casotto adibito a deposito, sono state inoltre rinvenute 18 cartucce per pistola. Altre quattro cartucce erano nascoste all’interno di un cassetto di un mobile della cucina. Durante le operazioni sono state inoltre rinvenuti due bilancini di precisione.
A tutto cio’ e’ da aggiungere un magnete, sopra il contatore dell’energia elettrica che serviva l’intero immobile, e che garantiva un “risparmio” del 97,3% del totale effettivamente consumato.
La Polizia di Stato ha quindi tratto in arresto i quattro accompagnandoli prima presso il Commissariato di Vittoria,e successivamente presso il carcere di Ragusa a disposizione della Procura della Repubblica iblea

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