Disporre liberamente dei social network, non è così scontato! spesso tra i genitori nel corso di un divorzio si instaurano diatribe, causate dalle scelte operate da uno o dall’altro dei coniugi sulla pubblicazione di foto dei loro figli minorenni su questi virali mezzi mediatici.
E’ ciò che è avvenuto di recente nella capitale italiana, quando una madre pubblicava ripetutamente, in svariati social foto del figlio ma, anche notizie, dettagli e commenti sulla sua vita senza il consenso del diretto interessato. Tutto ciò aggravato dal fatto che era alle prese con il divorzio dal padre. Un 16enne, ormai alla mercé di tutti, esasperato dalla sovraesposizione mediatica a cui la madre l’ha costretto contro la sua volontà, si è rivolto al tribunale per essere tutelato. La sua richiesta è stata pienamente accolta. Si tratta di un evento senza precedenti, unico in Italia in tema di tutela online dei minori.
Il Tribunale di Roma, con un’ordinanza del 23 dicembre 2017 (procedimento 39913/2015) ha stabilito che non solo il giudice può ordinare la rimozione delle immagini dei figli ai genitori che ne abbiano fatto un uso distorto ma può anche condannarli al pagamento di una somma proprio in favore dei minori.
La madre incriminata è stata così costretta, su sentenza del giudice, a rimuovere tutte le foto, informazioni e dati relativi al minore, pena una multa di 10mila euro se dovesse reiterare le condotte lesive dell’immagine pubblica del minore.
Il riferimento giuridico della sentenza è all’articolo 96 della legge sul diritto d’autore che prevede che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso.
Nel caso di minori, inoltre, la tutela è rafforzata dall’articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata nel 1989. Il bambino deve essere protetto da ogni interferenza sulla sua vita privata. Ora le disposizioni che regolano la gestione dell’immagine dei minori, entrano anche nelle condizioni per separazioni e divorzi. 
È pertanto possibile che i genitori, di comune accordo, decidano di pubblicare su Facebook o Instagram o su qualsiasi altro sito internet le foto del figlio. Un atto del genere non potrebbe essere vietato poiché padre e madre esercitano la potestà genitoriale e, quindi, sono legalmente responsabili del proprio figlio. Ma resta il fatto, come ha recentemente chiarito la Cassazione, che il figlio, benché minorenne, sentendosi leso nei propri diritti, possa dare mandato a un  avvocato affinché agisca contro il padre e la madre e, ricorrendo al giudice tutelare, chieda la cancellazione di tutte le foto dai questi pubblicati su internet che lo riguardano. È il codice civile a imporre ai genitori un dovere di cura e di educazione nei confronti dei figli, che tradotto include anche la corretta gestione dell’immagine pubblica del minore. Se i genitori violano questi doveri può intervenire il giudice per evitare per salvaguardare il minore. La Cassazione ha infatti definito i social come luoghi aperti al pubblico, potenzialmente pregiudizievoli per i minori che potrebbero essere taggati o avvicinati da malintenzionati. Il semplice consenso di uno dei genitori non esclude che il comportamento di chi pubblica le foto del figlio minore sul web possa essere ugualmente considerato illecito se la diffusione è dannosa.
Fuori da questa ipotesi, in tutti i casi in cui i genitori non raggiungono il consenso, nessuno dei due può pubblicare di propria spontanea iniziativa le foto del minorenne su internet. Ci deve essere sempre il consenso, esplicito o implicito, tanto del padre, quanto della madre. Chi dei due si oppone alla pubblicazione delle immagini su internet può ricorrere al tribunale; il giudice ordinerà al responsabile l’immediata cancellazione dei file dal web ed, eventualmente, il risarcimento del danno nei confronti del minore.
Lo stesso discorso vale anche nei confronti di chi attiva un profilo Facebook a nome del proprio figlio.
Che altro aggiungere, genitori occhio alle foto che pubblicate perchè, potreste non aver fatto i conti con i vostri figli!