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“Il Circolo Trabia-Emiliani Giudici nella società mussomelese”: Ora c’è il libro del prof. Giacomo Cumbo

Carmelo Barba

“Il Circolo Trabia-Emiliani Giudici nella società mussomelese”: Ora c’è il libro del prof. Giacomo Cumbo

Lun, 11/12/2017 - 11:54

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MUSSOMELI – E’ stato presentato sabato sera, nella prestigiosa cornice di Palazzo Trabia, l’ultima fatica letteraria dell’insegnante 87enne Giacomo Cumbo, dal titolo “Il Circolo Trabia-Emiliani Giudici nella società Mussomelese”. Volume che l’autore, storico per passione, ha voluto dedicare all’attuale presidente Calogero Mistretta e ai soci del circolo di cui lo stesso fa parte da ben settant’anni e che più volte ha guidato come presidente. Il libro tratteggia dalle origini ottocentesche ai giorni nostri, la storia del più autorevole e aristocratico sodalizio che resiste al mutare dei tempi ed è anche proprietario, a seguito di una lunga causa legale vinta, degli storici locali ricavati nell’ex palazzo del principe, laddove un tempo erano i magazzini. Locali che donati dal principe furono poi trasformati da mirabili interventi di architettura, negli attuali confortevoli locali dove è passata buona parte della vita cittadina, sintetizzata nelle oltre 200 pagine del volume corredato da foto.  Lo storico circolo Trabia-Emiliani Giudici, nasce infatti nel 1898 dalla fusione del circolo manfredonico “Principe di Trabia” (esistente dal 1850) col “Paolo Emiliani Giudici” (nato da una sua costola, nel 1892).   Per un secolo e mezzo i soci del più prestigioso ed esclusivo circolo cittadino, furono dapprima solo nobiluomini e  personalità di alto lignaggio culturale, impegnati nel sociale e in altri campi. Col passare dei decenni, la selezione degli iscritti divenne via via sempre meno rigida, fino ad arrivare alla svolta storica del 2007 quando aprì anche all’iscrizione di soci donne, e quindi pochi anni dopo, all’elezione del primo presidente donna. Giacomo Cumbo, che nel corso degli anni ha offerto con i suoi continui studi e le approfondite ricerche tradotte su carta, un patrimonio di grande valore storico, lo scorso anno donò alla comunità il suo mastodontico lavoro, “Dai primordi del territorio all’uomo del computer”, ovvero una collana storica raccolta in ben 15 volumi custodita presso il Centro Studi “Giudici”. Tra le sue altre opere ricordiamo    “Tensioni sociali a Mussomeli e nella Sicilia centrale 1892-1910”.  ( R.M.)

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