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Presto a Milano ci sarà un altro Colosseo

Francesca Russo

Presto a Milano ci sarà un altro Colosseo

Ven, 15/09/2017 - 12:16

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Non in molti sanno che a Milano c’era un anfiteatro Mediolanum grande quasi come il Colosseo; I suoi resti furono scoperti nei lontani anni 30’ in modo del tutto casuale in occasione di lavori di riparazione di una fognatura su via Conca del Naviglio,Fu così che dagli anni 90’ si iniziò il progetto per un Parco archeologico dell’Anfiteatro liberando l’area dagli edifici. Oggi la Soprintendenza con il Comune di Milano ha avviato un progetto per ricomporre quello spazio con siepi di mirto e alloro, che ricompone la spazialità e la percezione dell’Anfiteatro perduto.  Sarà il Colosseo di Milano.
Si trattava di uno dei più grandi anfiteatri dell’Italia settentrionale (155×125 metri per gli assi e 41×75 metri per l’arena, con un’altezza complessiva di 38 metri) e arrivava a ospitare fino a 20.000 spettatori. Si ipotizza che l’opera fu avviata nella prima metà del I Secolo d.C. e conclusa nella seconda metà. Venne poi in parte demolita nel corso del V Secolo e i suoi materiali riutilizzati per nuove costruzioni come la Basilica di San Lorenzo o per rinforzare alcuni tratti della cinta muraria urbana.
Sotto l’area verde oggi esistente tra le vie De Amicis, Conca del Naviglio e Arena si trovano i resti di parte dei settori occidentale e orientale del monumento, mentre i reperti meglio conservati sono custoditi nel Parco dell’Anfiteatro Romano (via De Amicis 17).
Ed è in questa area, e con l’idea di valorizzare l’Anfiteatro di Milano, che la Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio ha elaborato il progetto Amphiteatrum Naturae.
Al centro la creazione di un giardino ellittico di circa 22.400 metri quadrati che ripercorre, rievocandone la forma perduta, la pianta dell’antica costruzione attraverso la collocazione di alberi lungo tutto il perimetro dell’ellisse originaria. 
La soprintendente Antonella Ranaldi ha affermato in un’intervista ad Artribune che “può sembrare un’idea visionaria, ma è realizzabile”. Il progetto della Soprintendenza sviluppa il tema della simbiosi tra rovine e vegetazione in una nuova visione di Green Archaeology in senso evocativo, dove l’arena centrale resterà libera e potrà anche essere utilizzata per spettacoli all’aperto.
Il nuovo parco urbano in via De Amicis va ad aggiungersi alle altre iniziative che stanno rendendo Milano protagonista di una vera e propria svolta verde. Basti pensare al Bosco Verticale o al nuovo Policlinico con il suo giardino sul tetto (entrambi di Stefano Boeri), o ancora all’orto in quota pensato dallo studio Piuarch per il Porta Nuova Building.

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