SAN CATALDO. Dopo decenni di incuria ed il concreto rischio di crollo di una vera e propria opera d’arte, e dopo un’intensa corrispondenza e numerosi incontri con gli eredi della Baronessa Baglio (la figlia Giulia e suo figlio), sono iniziati nella giornata di oggi i lavori di recupero statico di una delle guglie della cappella gentilizia Baglio – Crescimanno e della relativa messa in sicurezza generale della stessa. Si tratta di un’opera attesa ormai da diversi anni e che riguarda una tomba che rappresenta uno degli esempi più mirabili di arte funeraria. La tomba fu a suo tempo progettata dalla famiglia Baglio al famoso architetto palermitano Ernesto Basile. Di certo interventi destinati a recuperare un capolavoro di arte funeraria presente nel cimitero di San Cataldo, oltre che un pezzo di storia della comunità sancataldese. Ovviamente tanta la soddisfazione dell’amministrazione comunale secondo cui a breve sarà possibile togliere tutte le antiestetiche transenne e che ha ribadito il concetto che gli interventi di recupero andranno a salvaguardare quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria opera d’arte.

