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“Il Signore vi benedica…. e vi dia pace!”

Don Salvatore Callari

“Il Signore vi benedica…. e vi dia pace!”

Dom, 01/01/2017 - 22:45

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All’ottavo giorno dopo il Natale la Chiesa celebra  il più grande privilegio di Maria, la sua divina maternità. E’ davvero giusto ed opportuno, che  dopo aver rivolto la più devota attenzione al Bambino che è nato, ci ricordiamo di colei che lo ha generato: la Vergine Madre, Maria SS.  Madre di Dio. Questo titolo  è stato riconosciuto e attribuito alla Madonna, fin dai primi secoli del cristianesimo, nel Concilio di Efeso, che ha definito come certa questa verità, usando il termine  Theotokos, cioè  , “Deipara”,  cioè Madre di Dio. Ma in questo stesso  giorno si fanno diverse  commemorazioni, che rendono la festività di Capodanno,  ricca di spunti di riflessione, assai pregnanti, di sempre valida attualità, e interessanti per la dottrina cristiana.  Si ha dunque la confluenza della memoria della divina maternità di Maria, quella della imposizione del nome a Gesù,  la celebrazione della Giornata della Pace, voluta da Paolo VI , e dai suoi successori tenuta sempre in alta considerazione, con un particolare messaggio inviato a tutti gli uomini di buona volontà.

Infine  l’inizio del nuovo anno, che ha una suggestione particolare nella mentalità comune, come se a quel giorno fossero appesi le trame di un destino che si andrà realizzando lungo l’arco dei 12 mesi .  Abbiamo detto qualcosa su Maria, Madre di Dio; dell’imposizione del nome  rileviamo la importanza in quanto significa riconoscere Gesù come il Messia, che è Salvatore universale; la salvezza invisibile è diventata visibile  in Gesù.. La celebrazione della Giornata della Pace  è  una solenne affermazione  di principio ed espressione sentita della Chiesa, nella persona e nella parola del Papa. L’esortazione è a condannare la violenza di ogni genere. Dice il Papa: La non violenza stile di una politica per la pace”. E parla non solo della “grande pace” senza la guerra, ma di quella che  possiamo “costruire noi”  nei semplici gesti quotidiani, con una parola,  gentile, un sorriso, il rispetto reciproco e l’intelligente uso del dialogo. “ E per l’inizio dell’anno nuovo, la liturgia ha delle bellissime espressioni  delle Bibbia, che ci augurano : “ Il Signore  faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio” Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace”. Ringraziu a tia Signuri, e fammi sempri viviri  accussì”

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