Lo Stato di Rio vicino al crollo dei servizi pubblici essenziali: le autorità brasiliane costrette a dichiarare “lo stato di calamità pubblico”

A conferma che decidere di ospitare le olimpiadi non sembra si rivela un buon affare, quasi mai ad onore del vero, le autorita’ brasiliane sono state costrette a dichiarare “lo stato di calamita’ pubblico”. Si tratta di un indispensabile escamotage legale per aggirare i vincoli di bilancio causati dalla crisi economica che sta attraversando il Brasile e riuscire cosi’ a garantire i finanziamenti ai giochi di Rio (dal 5 al 21 agosto) che altrimenti sarebbero a corto di fondi ancor prima di iniziare. E’ Quanto prevede un decreto pubblicato sulla ‘gazzetta ufficiale’ brasiliana.

Il decreto autorizza “ad assumere tutte le misure di emergenza per razionare i servizi pubblici essenziali pur di consentire lo svolgimento delle Olimpiadi”. Nel testo del provvedimento si legge che “qualsiasi instabilita’ istituzionale danneggerebbe l’immagine del Paese”. Il Brasile, ricordiamo, si trova con il presidenter Dilma Rousseff sotto impeachment ed una situazione economica disastrosa.