MUSSOMELI – Ancora riconoscimenti per Peppe Piccica, artista, certamente non nuovo nel mondo dell’arte. Uno, recente, è arrivato dalla Sala Leopoldo Pirelli di Palazzo Clerici in Milano. Infatti le sue opere “Rottamazione” (anno 2015, penna su carta, cm 68,8X92) e “Profughi” (anno 2016, penna pilot su carta, cm 50X71,3) sono finite sotto i riflettori di un selezionato numero di personalità artistiche, provenienti da varie regioni d’Italia, e dai Paesi esteri e del pubblico del settore. Va detto che le opere di Piccica sono state già inserite all’interno del volume edito da EA Editore “I Premio Internazionale Tiepolo Arte-Milano”, distribuito in Italia a galleristi, collezionisti e mercanti d’arte. Va sottolineato che nel numero del periodico trimestrale d’arte e cultura Effetto Arte, di Aprile/Giugno, a pagina 319, Sandro Serradifalco, responsabile EA Effetto Arte, così commenta criticamente “Rottamazione”: “Peppe Piccica è un artista di incantevole bravura. La sua vastissima e splendida collezione, nonché produzione artistica, è ricca di una grande mole di disegni, in cui i soggetti più disparati prendono vita in dinamici ritratti. Si parla spesso del ruolo centrale che il colore, la sua stesura e la sua corposità, giocano nella realizzazione di un’opera, ma in questo caso, l’artista Piccica ci dimostra che non sempre è necessario utilizzarlo. I suoi disegni in bianco e nero, infatti, non mancano di nulla e la loro suggestiva monocromia è, anzi, un valore aggiunto alla completezza formale dell’opera. Quando l’occhio del disegnatore è lo stesso del fotografo, ecco
dunque nascere opere, la cui prospettiva o la cui “messa a fuoco”, sono di matrice prettamente fotografica, e lo si nota dalle proporzioni e dalla profondità che le sue “inquadrature” hanno”. È pensabile che questi riconoscimenti all’artista Piccica costituiscono per lui motivi di orgogliosa rivalsa verso chi, nel passato, lo avrebbe, forse, sottovalutato sotto l’aspetto artistico ed umano. Va detto che l’artista Piccica non ha conosciuto il sorriso di sua mamma come anche la sua carezza, come, del resto, lei, mamma partoriente, non ha potuto ammirare i disegnì e sentito i palpiti del figlio. Spinto da questi profondi sentimenti, l’artista, e per gli amici, Peppe Piccica, vuole testimoniare l’affetto filiale verso la sua mamma, dedicandole questo riconoscimento artistico che profuma di inno alla vita, frutto del suo supremo sacrificio. (A fianco: un ritratto realizzato dall’artista nel lontano il 28 ottobre del 1993)
Mussomeli, Da Milano premio internazionale Tiepolo a Piccica dedicato alla mamma
Mer, 11/05/2016 - 22:46
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