Salute

Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Redazione

Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Lun, 14/03/2016 - 00:01

Condividi su:

Padre CallariNON SI POTRA’  DIRE : E’  CADUTO NELLA TRAPPOLA  !    sapendo che l’obiettivo era Gesù nessuno avrà dubitato che potesse cadere nella trappola dei Giudei. Gesù: né contro la legge, né contro .. la misericordia !  E’ abbastanza noto che gli avversari di Gesù cercavano sempre occasioni propizie per metterlo in imbarazzo  , e , in caso di “colpevolezza biblica” cioè contro la legge di Mosè, erano pronti ad accusarlo  e farlo condannare. Nel vangelo di questa domenica Giovanni narra l’episodio della peccatrice trovata in flagrante  adulterio .  Che si deve fare ?  Secondo la legge deve essere lapidata. Ma Gesù, comunque, che ne pensa ?  Proprio quello che non pensano loro, i Giudei. Per Gesù non esiste solo la legge, ma anche e  al di sopra, la misericordia del Signore. Tuttavia, se gli uomini vogliono intervenire, lo facciano, tenendo conto, però, che per “condannare il peccato” non si deve essere vittima dello stesso male. E allora può farlo “ chi è senza peccato”. Ma nessuno si è ritenuto  con questo requisito e nessuno ha osato “scagliare la prima pietra” Poteva farlo solo Gesù che, però, non lo ha fatto e , invece, ha detto  alla donna :

“ neanch’io  ti condanno: va’ e non peccare più” Erano rimasti … sulla scena, loro due soltanto: Gesù e la peccatrice : la miseria e la misericordia, che ancora una volta ha il sopravvento, trionfa sulla miseria del peccato, mentre noi ricordiamo le parole della Scrittura antica che dice : “ il Signore non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva” ed ancora : “ non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche: ecco io faccio nuove tutte le cose. Il Signore

“ crea un cuore nuovo” e rinnova nell’intimo e non guarda al peccato “ in vista del pentimento”.  Perciò “d’ora in poi non peccare più”. Credo che dobbiamo considerare le due facce dell’episodio della donna peccatrice : la prima quella della misericordia del Signore che per il tempo quaresimale e per l’anno giubilare  stiamo  conoscendo  in tutta la sua bellezza e  ricchezza. L’altra  quella della miseria non soltanto della donna  ma anche della nostra. Chiamati a scagliare la pietra per  giudicare gli altri, forse, avremmo la spudorata ipocrisia di puntare il dito accusatore. E Gesù a ricordarci:

“ non giudicate per non essere giudicati” che equivale  ad essere trovati più peccatori degli altri.  Non limitarsi a guardare la pagliuzza  nell’occhio del fratello, ma di guardare anche la trave del nostro occhio. Anche per noi c’è la misericordia che perdona ma dobbiamo riconoscere le nostre colpe, con umiltà e sincerità. Così come chiediamo al Signore di essere perdonati, disponiamoci ad essere “misericordiosi”, cioè comprensivi, più indulgenti, più magnanimi di spirito nei confronti del nostro prossimo.  Allora, sarà vera la nostra preghiera : perdona a noi … come noi perdoniamo …

banner italpress istituzionale banner italpress tv