CALTANISSETTA – “La chiusura del CPA e della Comunità Minorile di Caltanissetta va scongiurata. Per questo ho presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati per capire quale siano gli intendimenti del ministero e per conoscere i criteri con cui si provvederà alla riorganizzazione del dipartimento di giustizia minorile” Cosi il Deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto (nella foto). “E’ evidente come la ventilata chiusura del centro di Caltanissetta- Continua Palazzotto- appare non giustificata vista la meritoria opera svolta nel territorio e rappresenterebbe il venir meno di un nodo fondamentale nel distretto di Caltanissetta”.
Interrogazione in forma scritta al Ministro della Giustizia Premesso che
Nell’ambito del progetto di riorganizzazione del Dipartimento di giustizia minorile si è prevista la chiusura/conversione in centro diurno del Centro di Prima Accoglienza di Caltanissetta e della Comunità Minorile di Caltanissetta;
i Centri di Prima Accoglienza ospitano temporaneamente i minori arrestati, fermati o accompagnati a seguito di flagranza di reato e prestano servizio per minori di entrambi i generi nell’ambito del sistema penale minorile;
Il CPA di Caltanissetta può ospitare, anche dopo interventi di ristrutturazione delle strutture, 14 minori;
Le comunità rispondono sia all’esecutività delle misure penali quanto alla rieducazione e inserimento dei minori sottoposti alla specifica misura cautelare prevista dall’art.22 del D.P.R.448/88;
In tal senso lusinghieri appaiono i risultati raggiunti nel centro nisseno;
nell’anno 2014 il centro di Caltanissetta ha visto il collocamento di 21 unità su un complessivo nazionale di 231 in ambito nazionale, con una presenza media giornaliera di 7,3 (fonte: unità Sistema Informativo dei Servizi Minorili), mentre la presenza media del 2015 sale 7,5, ovvero il più alto tasso giornaliero tra le comunità penali ministeriali (fonte: Sistema Informativo dei Servizi Minorili (SISM) – Elaborazione del 4 febbraio 2016);
Da più parti si segnala l’importanza della struttura nel percorso di rieducazione e riabilitazione fine ultimo dell’istituzione;
Il CPA e la Comunità sono in linea con gli standard nazionali e contribuiscono in maniera positiva all’opera di giustizia minorile in un territorio con gravi scompensi socio-economici e che, pertanto, una ipotetica chiusura o conversione determinerebbe il venir meno di fondamentali presidi di legalità in un territorio caratterizzato da una criminalità che, soprattutto in ben individuati territori, assume caratteristiche di serio allarme sociale;
è, pertanto, di tutta evidenza come un’ipotetica chiusura del centro di Caltanissetta appare non giustificata dall’opera svolta nel territorio e rappresenterebbe il venir meno di un nodo fondamentale nel distretto di Caltanissetta;
Si chiede di sapere
Se alla luce della consultazione in atto con i soggetti interessati la chiusura del CPA e della Comunità di Caltanissetta siano ancora una proposta contenuta nel progetto di riorganizzazione del dipartimento di giustizia minorile;
Se una eventuale chiusura del CPA e della Comunità non costituiscano un grave danno per il territorio nisseno;
Quali siano i criteri adottati dal ministero e dal competente dipartimento nell’opera di riorganizzazione.

