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Delia, l’Amministrazione “sana” debiti per 4 milioni di euro: la ricetta del sindaco Gianfilippo Bancheri

Redazione

Delia, l’Amministrazione “sana” debiti per 4 milioni di euro: la ricetta del sindaco Gianfilippo Bancheri

Dom, 06/03/2016 - 09:13

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Gianfilippo-Bancheri_-300x4001DELIA – Il 10 giugno 2013, non appena indossò per la prima volta la fascia di sindaco, Gianfilippo Bancheri (nella foto) ricevette un bel regalo: la notizia che erano stati pignorati gli stipendi dei dipendenti comunali. Sembra passata una vita, ma neanche tre anni dopo la massa debitoria di quasi 4 milioni di euro è stata estinta e il Comune di Delia è salvo dal dissesto finanziario.
Un bel regalo quello ricevuto tre anni fa nel giorno dell’insediamento. Come avete reagito?
“Non abbiamo guardato in faccia a chi avesse fatto quel debito ma ci siamo subito messi a lavoro con serietà per evitare il dissesto che avrebbe portato alla morte di Delia per almeno dieci anni con le tasse al massimo e l’eliminazione delle spese accessorie. Come prima cosa, quindi, ho chiesto a tutti i dirigenti un quadro generale, veritiero e circostanziato sulla massa debitoria accumulata che si è rivelata, tra debiti fuori bilancio e fatture non pagate, pari a quasi quattro milioni per un totale di 18 decreti ingiuntivi e 13 pignoramenti presso la tesoreria. Il primo anno lo abbiamo, quindi, dedicato soprattutto alla contrattazione con tutti i creditori, molti dei quali erano irrigiditi per la mancanza di risposte. Abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione serio e promesso il pagamento e, cogliendo la nostra serietà, molti hanno rinunciato agli interessi moratori e legali risparmiando più di 300.000 euro”.
Quello che si chiedono tutti è come avete fatto a reperire i fondi per saldare il debito.
“Come prima cosa abbiamo liberato dal bilancio comunale risorse che erano destinate a spese non obbligatorie come i vari contributi e abbiamo rideterminato e razionalizzato il consumo di energia elettrica e gas montando, ad esempio, dei regolatori di flusso per ridurre l’intensità dell’illuminazione o modificando l’orario di accensione e spegnimento dei termosifoni. Abbiamo aderito al DL 35 della Cassa Depositi e Prestiti che permetteva ai Comuni di ricevere un’anticipazione di liquidità per ‘debiti certi, liquidi ed esigibili al 31/12/12’ ottenendo circa 1.200.000 euro. Un altro 1.200.000 euro lo abbiamo impegnato dai fondi che il Comune riceve dai trasferimenti regionali e statali stabilendo delle transazioni dirette con i creditori. Di contro abbiamo portato avanti con forza e determinazione le battaglie legali per ricevere i crediti che noi vantavamo. Infine non abbiamo concesso ai dipendenti che avevano raggiunto l’età pensionabile di rimanere in servizio per altri due anni. Lasciatemi dire che il lavoro non è stato facile e abbiamo vissuto mesi difficili tra opere di mediazione, studio di soluzioni, incontri con i creditori, via vai dal Tribunale”.
Adesso che il debito è estinto e Delia è salva dal dissesto cosa cambia per i cittadini e il paese?
“Primo segno concreto e tangibile è stato l’abbassamento delle tasse. Quindi, nonostante la riduzione dei trasferimenti, adesso si sono liberati e si libereranno ulteriori risorse per rimpinguare i capitoli relativi alla programmazione amministrativa come i contributi ad associazioni e feste o per la manutenzione del patrimonio comunale e via dicendo. Estinguere rapidamente il debito ci ha anche facilitato il compito nella realizzazione del nostro programma elettorale. Lo abbiamo quasi ultimato ma siamo pronti per nuovi progetti e investimenti”.

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