CALTANISSETTA – Si è svolta venerdì 4 marzo la visita guidata dei ragazzi ospiti della casa accoglienza per minori stranieri non accompagnati, gestita dalla cooperativa sociale Etnos, “Casa Nostra” presso il Museo Regionale Archeologico di Caltanissetta. I ragazzi sono stati accolti con disponibilità e professionalità dal Direttore del Museo l’architetto Giovanni Crisostomo Nucera e da Maria Rita Carelli e Gianluca Cala’ che hanno illustrato con dovizia di particolari ed entusiasmo il progetto formativo, rivolto alle scuole, al quale, con la visita di oggi, i ragazzi di “Casa Nostra” hanno partecipato e che reca il titolo “In giro … alla ricerca delle nostre radici”.
La visita guidata è iniziata con la visione di un video esplicativo del progetto di didattica museale, fortemente voluto dal direttore Nucera che mira a unire in perfetta sinergia due luoghi di produzione di cultura, di creazione del sentimento identitario e consapevolezza della proprie radici, per poi proseguire con l’ osservazione dei reperti archeologici esposti. I ragazzi si sono mostrati molto interessati e coinvolti anche grazie alla descrizione in lingua inglese del materiale archeologico proveniente dal nostro territorio. Anche, e soprattutto, alla luce del fatto che nei loro Paesi di provenienza non esistono realtà museali.
Continua così il percorso innovativo di integrazione adottato dalla cooperativa Etnos che vede tra i suoi principali punti di forza la formazione culturale, civica e sportiva dei ragazzi stranieri, al fine di costruire uomini coscienti e rispettosi dei valori culturali del luogo in cui si trovano, stimolando nel contempo la loro voglia di conoscenza e la cultura generale.
La nostra città continua così a dimostrarsi una città aperta al dialogo e all’accoglienza, oltre che all’integrazione di giovani ragazzi che saranno i cittadini del futuro.
Il direttore Nucera si è detto molto soddisfatto della visita e di comune accordo con il personale della Etnos, si è mostrato disponibile a creare dei percorsi di formazione rivolti non solo ai minori stranieri non accompagnati, che mettano al centro le nostre ricchezze culturali e antropologiche.

