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Caltanissetta, Oriana Mannella (UDC): “Gestione rifiuti, solo fumo negli occhi dell’opinione pubblica”

Redazione

Caltanissetta, Oriana Mannella (UDC): “Gestione rifiuti, solo fumo negli occhi dell’opinione pubblica”

Ven, 08/01/2016 - 09:58

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Oriana Mannella

Oriana Mannella

CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

Finalmente dopo che il 23 settembre 2015 la scrivente Oriana C. Mannella, nella qualità di Consigliere Comunale, ha presentato una dettagliata interrogazione al Sindaco Giovanni Ruvolo chiedendo precise risposte su come l’Amministrazione intendeva affrontare il problema dello smaltimento dei RSU  e la relativa raccolta differenziata considerati gli enormi ritardi accumulati, ho ricevuto una risposta dall’assessore Amedeo Falci discussa nel question-time del 4 gennaio 2016 in cui ho presentato le mie controdeduzioni.

Nella mia interrogazione chiedevo notizie circa:

  •   i termini della proroga del servizio di raccolta dei RSU in scadenza il 31/12/2015,
  • l’iter e le azioni che l’Amministrazione sta intraprendendo per sollecitare il nuovo piano di intervento che solo da poco è stato trasmesso agli uffici del Consiglio Comunale;
  • i dati ufficiali delle percentuali di raccolta differenziata e come, invece, spera l’Amministrazione di raggiungere le percentuali prefissate in campagna elettorale;

La risposta data dall’Assessore è stata sconfortante su tutti i fronti ma soprattutto nelle conclusioni dove ha affermato “candidamente” che: “La scadenza triennale per il raggiungimento del 65% è un obiettivo (sbandierato in campagna elettorale – n.d.r.) che difficilmente potrà raggiungersi

Per il resto ho preso atto che nella risposta dell’Assessore non vi è alcun riferimento specifico alle norme applicate per concedere una ulteriore proroga di nove mesi (in palese contraddizione con le tanto sbandierate dichiarazioni di trasparenza).

Nelle mie controdeduzioni – preso atto che l’Amministrazione, avendo consegnato gli atti del piano di intervento alla Presidenza del Consiglio, ha di fatto “scaricato” sulle Commissioni competenti e sullo stesso Consiglio Comunale, la patata bollente del prosieguo dell’iter che deve portare alla gara di portata europea – mi sono chiesta come mai l’Amministrazione nelle more della definizione dell’appalto non abbia pensato a interventi di tipo diverso.

Per esempio, nel progetto messo a conoscenza del Consiglio Comunale, si nota dal piano economico che è previsto un notevole risparmio rispetto al servizio attualmente contrattualizzato con la ditta a cui sono stati prorogati i termini. Prendendo come riferimento i servizi base e portando avanti una trattativa negoziata avviata con ditte identificate attraverso un indagine di mercato si poteva cominciare ad attuare la RD in tutto il territorio cittadino, p. es. partendo dalla calendarizzazione della raccolta delle varie frazioni, e abituando complessivamente i cittadini non solo a differenziare ma anche a farlo secondo giorni della settimana specifici.

Con questa azione temporanea (p. es. un anno) si poteva cominciare un’azione propedeutica per l’avviamento del servizio definitivo (previsto per un periodo di sette anni), servizio su cui è bene dirlo fin da ora nutro dei considerevoli dubbi circa l’efficienza che potrà essere prodotta da alcune scelte.

Infine, per quel che riguarda la RD (per come affermato dall’Assessore attualmente attestata intorno al 9%, a cui bisogna aggiungere un ulteriore 3% dovuto alle iniziative dei centri commerciali che operano il recupero degli imballaggi in proprio), lo stesso Assessore ha fatto un elenco didattico di cose da fare (senza addentrarsi nei particolari del “come” e “con che scadenze”).

Il tutto mentre intanto a Santa Barbara il servizio è partito in maniera statica: infatti sono stati forniti i sacchetti colorati lasciando però alla libera iniziativa dei singoli i tempi di conferimento anche perché non è stata informata compiutamente la popolazione (del resto non basta la convocazione di un’assemblea di quartiere per lanciare un servizio di questa portata).

Infatti l’elenco didattico delle cose fatte (poche) e da fare (tantissime) risulta in qualsiasi caso vanificato dalla mancanza di una adeguata campagna di informazione in riferimento alla quale non sappiamo gli esiti della gara avente come oggetto l’“ideazione, progettazione, realizzazione e gestione di un piano di comunicazione integrata sulla raccolta differenziata”.

Insomma questa Amministrazione prima fissa delle regole, fa partire un servizio che non ha nulla di innovativo in quanto è uguale a quello che dovrebbero fare i cittadini utilizzando le campane esistenti (buttando così fumo negli occhi all’opinione pubblica) e poi, molto poi, chiede a dei professionisti esterni di progettare le modalità di comunicazione agli utenti per come rispettarle. Come al solito siamo in presenza di una Amministrazione che alla sostanza privilegia l’apparenza. E i risultati dopo un anno e mezzo sono sotto gli occhi di tutti, come sono sotto gli occhi di tutti i continui articoli a tutta pagina che esaltano micro-iniziative, che non porteranno benefici determinanti, dando la sensazione all’esterno di voler avviare progetti innovativi mentre all’interno si privilegia lo status-quo.

Oriana C. Mannella

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