CALTANISSETTA – La Nissa, domenica 8 novembre ad Aragona, è chiamata alla prova del “nove”. I biancoscudati, che vantano il record nazionale di successi, con 8 vittorie in altrettanta gare (primato condiviso in Italia con l’Audace Cerignola, formazione della Promozione pugliese) si reca in terra agrigentina per affrontare la seconda forza del campionato con 16 punti insieme a Licata e Ragusa Calcio.
La squadra di Caltanissetta, che avrà al seguito una folta schiera di supporter, dovrà fare inoltre i conti con la voglia di “sgambetto” di Alessio Sferrazza, nisseno purosangue, tecnico dei locali. Inutile nascondere che per lui non è una gara come le altre. “Fermare la Nissa dei record sarebbe prestigioso, ma già siamo consapevoli che loro verranno per vincere. Faremo il nostro dovere. Abbiamo posticipato l’inizio della gara alle 15 per permettere ai nostri tifosi e a quelli di Caltanissetta di godere appieno di questo match. Sono sicuro che sarà una bella giornata di sport nella quale divertirsi”.
Sferrazza, 34 primavere, da quattro anni allenatore, vanta già un cospicuo palmares: vittoria del campionato di prima categoria con lo Sporting Racalmuto e con la Libertas 2010, con cui ha divorziato a poche giornate dal termine del campionato, l’accesso all’Eccellenza attraverso la coppa Italia.
La Nissa si presenta ad Aragona con il miglior attacco del torneo, 17 gol realizzati, e la seconda miglior difesa, appena tre reti al passivo. I padroni di casa (5 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta) hanno messo a segno 11 reti, ma subite ben 8.
Sferrazza elogia il gran lavoro svolto dalla società biancoscudata su tutti i fronti: “Plauso alla formazione di Caltanissetta, alla società, allo staff, davvero un modello da imitare. Non mi aspettavo vincessero tutte le partite, ma lo hanno meritato, usufruendo di un pizzico di fortuna che non guasta mai. Rosa competitiva e numerosa. Il giocatore che temo di più è Antonino Di Franco”.
In casa Aragona che aria tira. “Il nostro obiettivo di inizio stagione era la salvezza. Andiamo avanti con calma, un match alla volta. A dicembre la dirigenza terrà una riunione, se dovessimo essere ancora nella parte alta della classifica, cambieremo i nostri traguardi. Per adesso siamo al di sopra delle attese”.
E dunque domenica come finirà? Alessio sorride e se la cava con un diplomatico, ma in parte battagliero: “Vinca il migliore”.

