CATANIA – Un nigeriano di 29 anni, ospite del Cara di Mineo, e’ stato arrestato dalla polizia perche’ accusato di avere preso a forza una sua connazionale sedicenne, di averla condotta all’interno del centro per richiedenti asilo e di avere tentato di violentarla. La ragazza pero’ e’ riuscita a liberarsi e a denunciarlo alla polizia dopo essere stata per tre giorni prigioniera del suo aguzzino. Il fatto sarebbe avvenuto domenica 18 ottobre e il mercoledi’ pomeriggio successivo la vittima e’ riuscita a scappare e ad allertare la polizia. L’uomo e’ accusato di sequestro di persona, tentativo di violenza sessuale e minacce gravi. La ragazza ha raccontato che domenica scorsa, mentre passeggiava da sola per le vie di Canicatti’, paese in cui e’ ospite di una comunita’, e’ stata avvicinata da un’auto con a bordo due nigeriani e che il passeggero con un pretesto l’aveva fatta avvicinare e l’aveva trascinata dentro l’auto minacciandola di morte. La vittima ha aggiunto che dopo circa due ore di viaggio l’auto si era fermata nei pressi di una stradina attigua al Cara, dove il passeggero era sceso trascinandola con se’, mentre l’autista si allontanava in l’auto. Dopo averla portata in un alloggio, un locale al piano terra, senza bagno, avrebbe tentato due volte di abusare di lei, ma davanti alla sua reazione ha desistito continuando pero’ a tenerla rinchiusa e minacciandola di ritorsioni nel caso avesse attirato l’attenzione di altri ospiti. Sino alla fuga e al soccorso dei militari in servizio all’interno del Cara che l’hanno accompagnata negli uffici di polizia. Rintracciato nel suo alloggio, lo straniero e’ stato condotto nel carcere di Caltagirone.