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San Cataldo. Il presidente Roberta Naro invita il consiglio a votare a favore della mozione per la riduzione del 50% della sua indennità.

Redazione 1

San Cataldo. Il presidente Roberta Naro invita il consiglio a votare a favore della mozione per la riduzione del 50% della sua indennità.

Dom, 12/07/2015 - 21:44

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roberta naroSAN CATALDO. Il presidente del consiglio Roberta Naro (nella foto), alla vigilia del prossimo consiglio comunale, ha prodotto una nota nella quale ha inteso dire la sua sulla questione della riduzione dell’indennità di funzione del presidente del consiglio nella quale ha invitato i consiglieri comunali a votare favorevolmente la proposta. Lo ha fatto attraverso una analisi schietta ed articolata. “Si è parlato molto, in questi giorni, di una mozione che sarà discussa durante il prossimo Consiglio Comunale e che prevede l’indirizzo a ridurre l’indennità di Presidente del 50%. Non amo essere troppo visibile e accentrare le attenzioni, e ho spesso deciso di rimanere in silenzio anche quando sono stata bersaglio di critiche e attacchi ingiusti: stavolta, però, ho pensato di fare un’eccezione, pensando possa essere utile esprimere pubblicamente il mio pensiero sull’argomento”. Il presidente del consiglio ha tenuto a precisare il suo è un “Atto che, voglio dirlo forte, esprimo nella più totale libertà, in cui mi sono permessa di non consultarmi con nessuno né di rendere partecipi altri di questa scelta. Doverosa un’altra premessa: qui nessuno sta rubando nulla. Non i consiglieri, che mi sento di difendere a spada tratta, alcuni dei quali fanno rinunce personali e lavorative per seguire tutti i lavori; non lo fa chi occupa il ruolo di Presidente, che è un lavoro a tutti gli effetti, che impegna senza soluzione di continuità, nei giorni feriali e in quelli festivi e a qualunque ora del giorno. Per tacere delle complicazioni, delle preoccupazioni, delle complicanze che questo ruolo comporta, e che non ritengo sia il caso di esporre; è vero: siamo tutti orgogliosi di potere rappresentare la Città e operare al fine di migliorare la condizione di vita dei nostri concittadini. Non vorrei, però, – ha proseguito Roberta Naro – che passasse il messaggio sbagliato di una “casta” che fa uso immorale o illecito delle finanze pubbliche; in questo sento di potermi riferire anche a chi ci amministra, che oggi sta affrontando una mole di lavoro che non conosce precedenti, un impegno gravoso e estenuante che ho modo di apprezzare giorno dopo giorno: la continua e importante sottrazione di risorse personali e lavorative in favore di tutta la Comunità è solo in parte compensata dalla corresponsione di una indennità di carica; non dimenticando, inoltre, che la ratio di questo istituto è soprattutto quella di essere effetto compensativo per quanto si possa valutare come perdita economica, ed essere deterrente negativo all’uso della “cosa pubblica” per uso illegittimo di interesse personale”. Il presidente pertanto ha affermato: “Se, però, si ritiene utile dare alla Città un messaggio in questo senso, se può servire ad un clima migliore, ad un rapporto più disteso tra politica e cittadino, voglio invitare tutti i consiglieri comunali a votare favorevolmente la proposta: questo anche per sgomberare ogni dubbio sulla possibilità che possa essere visto anche come un voto “contro” la persona. Sono consapevole – ha proseguito – che potrei procedere volontariamente senza passare dal Consiglio, ma questo significherebbe non solo sminuire il rilievo politico e morale di questa scelta, ma soprattutto avrebbe effetti limitati nel tempo, mentre una decisione in Consiglio avrà valore per molti anni da qui a venire. Mi sento in dovere di fare la mia parte, conscia e sicura di un impegno, di un senso del dovere e di un rispetto per le mie responsabilità che non sono mai venuti meno in nessuna occasione; pur essendo conscia che le economie fatte durante l’anno partecipano in maniera generica alla copertura delle spese, per formazione umana e professionale – ha concluso – mi piacerebbe sapere che buona parte di questa indennità possa andare ai servizi sociali, mai come oggi impegnati a fronteggiare povertà e disagio sociale”.

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