GELA – Il balletto degli atti giudiziari si ripete. Ieri la sospensione della convenzione all’RSA di Caposoprano e oggi la sospensione della sospensione. Il TAR che ha sospeso il provvedimento dell’ASP di Caltanissetta e dell’Assessorato regionale che ieri mattina era arrivato sulla struttura di assistenza che non ha un attimo di pace e che ha gettato nella disperazione il personale della Residenza Sanitaria Assistita di Caposoprano e le famiglie degli anziani ricoverati. La dirigenza dell’Azienda sanitaria di Caltanissetta e l’Assessorato regionale avevano notificato ieri mattina alla RSA la sospensione per novanta giorni dell’accreditamento che rende inefficaci le convezioni grazie alle quali i pazienti possono ottenere servizi sanitari gratuiti. Ma la sospensione non è stata ratificata dal TAR fino all’udienza collegiale del 25 giugno. Per il momento dunque le attività e i servizi all’interno della struttura possono continuare. Nella Residenza, lo ricordiamo, sono ricoverati 20 anziani per effettuare assistenza e riabilitazione fisica e psicologica; vi prestano servizio quarantina di dipendenti che, nonostante abbiamo versato quote societarie prima dell’immissione in servizio proporzionali alla qualifica professionale, ma non hanno mai ricevuto stipendi regolari. Nonostante ciò non hanno perso la fiducia nella dirigenza ed hanno partecipato attivamente alle recenti elezioni amministrative esprimendo loro candidati che rappresentano la struttura. Meno fiducia invece nelle istituzioni nonostante l’iniziale vicinanza del Presidente della Regione.
L.B.