CALTANISSETTA – Una lettrice ha inviato alla nostra redazione una lettera con la quale denuncia la presunta aggressione messa in atto da alcuni cittadini extracomunitari, all’interno di una villa comunale, ai danni di un giovane. La scrivente esorta il sindaco e l’Amministrazione ha mettere in atto soluzioni idonee al mantenimento della sicurezza nei luoghi pubblici. Di seguito il contenuto integrale della missiva.

IL 23 marzo 2015, a Caltanissetta è accaduto uno spiacevolissimo episodio, uno dei tanti che negli ultimi anni sono sempre più frequenti. Alle 12,30, quindi in pienissimo giorno, alla villa Cordova, un giovane è stato aggredito violentemente da alcuni extracomunitari che assiduamente frequentano questo luogo, privando i cittadini nisseni, sia anziani che bambini, di poter beneficiare di ciò che può offrire un giardino che ci isola dallo smog e dal frastuono delle strade del centro, per trovare tranquillità e un po’ di divertimento nelle giostrine.

Quello che è accaduto,  lo considero del tutto inaudito, non è possibile che la nostra città non offra alcuna garanzia di sicurezza, rischiando di essere vittime di violenza da parte degli extracomunitari, che in qualsiasi ora del giorno rappresentano un reale e serio pericolo pubblico.

Io penso che di fronte a tale situazione di emergenza, le autorità competenti, ed in particolare il primo cittadino di Caltanissetta, non possono rimanere inerti ed indifferenti, raggirando il problema perché impossibilitati a trovare soluzioni adeguate ed urgenti a risolvere tale pericolo.

Non si può affermare di amare questa città, organizzando ogni sorta di feste e iniziative, senza porre fine a tali episodi, la cui soluzione deve costituire l’obiettivo principale da cui partire per lo sviluppo e il miglioramento di Caltanissetta.

Riconosco che i problemi sono tanti e complessi, ma la presenza più costante delle forze dell’ordine e un maggiore controllo tra le vie del centro può scoraggiare queste persone che altrimenti non disturbati e lasciati a se stessi agiscono liberamente, sicuri che nessuno potrà ostacolare il loro scorretto comportamento;  mi riferisco alla piazza che è diventata monopolio del loro scempio.

 Signor Sindaco, le chiedo fortemente, di proteggerci  da tutto questo, e di salvaguardare anche  le nostre bellezze, patrimonio di questa cittadina, bisognose di una maggiore attenzione e amore.  Evitiamo che ai tantissimi problemi di crisi economica e di lavoro,  si aggiunga anche quello della sicurezza e tranquillità, che fino a qualche anno fa, costituivano l’unico vanto per la nostra città.

Se veramente lo vogliamo troveremo sicuramente la soluzione, per ridare alla nostra città la sua identità.

 S.G.