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San Cataldo, in Chiesa Madre il cineforum di Quaresima per i giovani a cura della Pastorale Giovanile cittadina

Redazione

San Cataldo, in Chiesa Madre il cineforum di Quaresima per i giovani a cura della Pastorale Giovanile cittadina

Mer, 25/02/2015 - 10:52

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Manifesto, del cineforum, La passione di Giosuè l'ebreo - SAN CATALDO (CL)SAN CATALDO – Venerdì 27 febbraio, alle ore 19.00, nel salone dell’Oratorio di San Cataldo in Chiesa Madre, si svolgerà il cineforum quaresimale, sul film del regista italiano Pasquale Scimeca: “La passione di Giosuè l’ebreo”. Nella programmazione annuale della Pastorale Giovanile di San Cataldo, guidata dall’Arciprete don Biagio Biancheri, i cineforum sono tre, solitamente in Avvento, Quaresima e dopo Pasqua. L’ingresso è aperto a tutti.

Il film di Pasquale Scimeca è un’allegoria della condizione ebraica dopo il fatidico 1492, ma più in generale è una forte denuncia della giudeofobia derivante dall’accusa di deicidio, cioè dell’assassinio di Gesù Cristo. Giosuè, è un giovane ebreo che dopo la fuga dalla Spagna si trova in un paesino della Sicilia, e mentre sta vendendo carbone capita in una chiesa in cui stanno scegliendo un fedele così sapiente da poter interpretare il ruolo di Cristo Gesù in una sacra rappresentazione chiamata la “Casazza” (termine che proviene da “casacca” o secondo un’altra teoria, da una grande casa in cui provavano gli attori). Grazie alla sua profonda conoscenza della Bibbia (Giosuè è figlio di un rabbino), il giovane ebreo viene scelto, ed in breve riesce ad accattivarsi la simpatia degli abitanti di Hassin. Ma un inquisitore, decide che lasciar vivere Giosuè è troppo pericoloso, e la rappresentazione diventa reale.

“La passione di Giosuè l’ebreo” vuole ribadire in maniera chiara le parole del Papa San Giovanni XXIII secondo il quale, con la persecuzione ingiusta degli ebrei, nel corso dei secoli, Gesù è stato crocifisso una seconda volta. Per questo, e anche per il messaggio di tolleranza che unisce sotto il padre comune Abramo, le tre principali religioni monoteiste, Giosuè l’ebreo porta con sé un messaggio di grande importanza. La pellicola di Scimeca, che ha recentemento scoperto di avere come ascendenti lontani degli ebrei convertiti, però come tutte le allegorie soffre di una stilizzazione a volte eccessiva, pur non mancando di momenti toccanti, come il grido disperato di Giosuè sulla croce: “Shemà Israel, Adonai echad!” (“Ascolta Israele, il Signore è uno solo!”; Deut. 6:4).