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Passion Day a Delia, grande successo. Le foto

Redazione

Passion Day a Delia, grande successo. Le foto

Mar, 08/04/2014 - 12:29

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DELIA – La prima edizione del Delia Passion Day organizzato dall’Associazione Settimana Santa di Delia è stata un autentico successo. Lo testimonia la grande presenza di pubblico sia la mattina al convegno su Filippo Orioles e il suo “Riscatto di Adamo”, sia la sera in piazza Madrice dove le sei associazioni coinvolte hanno dato vita a delle rappresentazioni in una sorta di “summa” del “Mortorio”. Lo testimoniano ancora di più i consensi raccolti in seno alle varie associazioni che hanno chiesto che questa esperienza “comunitaria” non rimanga un episodio isolato, come tra l’altro è nelle intenzioni dell’associazione deliane.

Quella di domenica è stata una giornata lunghissima, cominciata alle 9.30 e finita a mezzanotte, una giornata stancante, come spiegato in conclusione dal presidente Fedele Messina, ma che “Ci lascia soddisfatti e felici”.

Dopo la colazione offerta ai presenti nella sede dell’associazione, l’apertura ufficiale è stata data dal gruppo “stendardisti e tammurinara” della stessa associazione che hanno dato un assaggio di quel che sarà in occasione dell’Incontro. Quindi ci si è spostati all’interno del Municipio per il convegno su “Il Mortorio di Filippo Orioles e la Settimana Santa in Sicilia”. Va detto che il palazzo municipale è stato trasformato in un museo dove è stata allestita una mostra con le foto delle sette associazioni e i costumi e le vecchie scenografie dei deliani.

Dopo il saluto del sindaco Gianfilippo Bancheri che ha rivolto il suo personale saluto al professor Salvatore Bancheri che doveva essere l’ospite d’eccezione ma che non è stato presente per problemi di salute, il presidente del consiglio Toni Di Caro ha sottolineato come sia forte in tutto il mondo il legame tra la Settimana santa e i deliani, esperienza da lui fatta in prima persona quando visse in Canada. L’assessore al turismo e spettacolo Carmelo Alessi ha parlato di “Un evento che identifica Delia e i deliani. Un evento che l’amministrazione ha sposato subito perché siamo fieri ed orgogliosi del fatto che Delia poteva essere teatro d’incontro valorizzando quelle tradizioni e quei valori che creano legami ed esaltano il territorio”.

Luigi Carvello, Sandro Geraci, Cristina Cappello ed Emanuele Perricone, hanno letto a più voci la relazione che il professore Bancheri, preside dell’Università di Toronto e massimo studioso di Orioles, ha scritto fatto pervenire nonostante i suoi problemi di salute che ne hanno impedito la trasferta già organizzata. “L’invito – ha scritto – mi onore e mi commuove. Era il desiderio di una vita tornare a Delia vista la mia lontananza ormai pluridecennale”. Nei vari punti della relazione Bancheri sottolinea come il “Riscatto” sia frutto di un lavoro di continua ripresa e sistemazione da parte dell’Orioles prima di arrivare all’edizione del 1750 che si tramanda fino ad oggi. Lo dimostrano i diversi titoli, le diverse versioni. Si tratta di un dramma sacro di grande successo in tutta la Sicilia ma che raggiunse anche la Calabria, Napoli. E lo dimostrano anche i continui “furti” per mano di altri autori che hanno attinto al “Riscatto”, un testo, ha spiegato Bancheri ”che deve essere purgato e corretto perché oggi si presenta modificato e corretto da infiltrazioni locali e ipercorrezioni”. Un’opera che richiede un “Recupero filologico” che, come spiegato da Fedele Messina, “A Delia abbiamo già avviato quest’anno cercando di recuperare il testo originale”. Anche se non possono essere dimenticate le aggiunte del 1860 del professor Calogero Ferrara che “rendono la Scinnenza di Delia diversa dalle altre”. Lo stesso presidente deliano ha, inoltre, rivelato che il professore Bancheri è stato nominato primo socio onorario dell’associazione Settimana santa Delia.

A seguire ha preso la parola Alessandra Vizzini per il “Gruppo dei Giudei – Andrea Infantino” di Grotte che ha spiegato come nel Comune agrigentino ci siano tracce di Orioles già nel 1842. Enza Genovese, per “La fucina” di Alia ha parlato del Passion Day come di una “Giornata della memoria che deve diventare tradizione e cultura”. La stessa Genovese ha spiegato come ad Alia sia stata scelta la prosa e non la recitazione in versi ma “Il fascino della recitazione che abbiamo ascoltato dai più anziani e di questa giornata ci spinge al recupero del verso”. Giovanni Indorato dell’associazione “Insieme per un sogno” di Sommatino ha sottolineato lo stretto legame tra Settimana Santa e minatori e spiegato come dal 1950, grazie alla parrocchia Maria Addolorata, sia stato avviato un percorso di estensione del programma e dei personaggi che “Oggi sono più di cento”. Massimiliano Arena de “I contemplAttivi”di Naro ha detto: “Per noi siciliani non è facile incontrarsi in queste occasioni perché ognuno di noi crede di essere il migliore. Per ognuno di noi la nostra Settimana Santa è la migliore. Bene, oggi essere qui insieme è una cosa meravigliosa”. Stesso discorso per il sindaco di Marianopoli Carmelo Montagna che ha parlato di un “Momento importante per il futuro e di una grande intuizione che oggi ci sta facendo fare un salto di qualità importante. Dobbiamo capire che dobbiamo fare sistema per valorizzare questo patrimonio”. Prima dell’intervento di Tonino Augello per Delia, chiosa per Maurizio Venti dell’associazione “Circolo artigiani San Giuseppe” di Serradifalco che ha chiesto con forza che “Non sia un’occasione unica ma solo l’inizio di un percorso condiviso”. Concorde Fedele Messina che ha concluso i lavori dicendo: “Non rendiamo unica questa occasione, ma uniamo la nostra Passione”.

Concluso il convegno, nel pomeriggio sono stati proiettati i video delle varie associazioni. Quindi in serata in piazza Madrice sono state rappresentate “Ultima Cena” (Grotte), “Spartenza” (Alia), “Orto, cattura e negazione di Pietro” (Sommatino), “Erode” (Naro), “Disperazione di Giuda” Marianopoli, “Scinnenza” (Serradifalco).

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