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Angolo dell’Avventura, “Racconti di Viaggio”: giovedì 10 aprile al Testasecca, “Mali avventure di un paese negato” di Maria Pia Roccotelli

Redazione

Angolo dell’Avventura, “Racconti di Viaggio”: giovedì 10 aprile al Testasecca, “Mali avventure di un paese negato” di Maria Pia Roccotelli

Mer, 09/04/2014 - 18:38

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LOCANDINA_MALI_DEFINITIVISSIMACALTANISSETTA – Torna l’angolo dell’Avventura di Caltanissetta con i suoi “racconti di viaggio”, l’iniziativa che ogni mese consente di conoscere il mondo attraverso reportage di viaggio con proiezione di foto e video digitali presentati e commentati dagli stessi autori-viaggiatori.

Giovedì 10 aprile alle ore 20:30, presso l’istituto Testasecca di viale Della Regione, in collaborazione con l’Angolo dell’Avventura di Bologna, l’angolo nisseno ospita Maria Pia Roccotelli, proveniente da Casalecchio di Reno (Bo), coordinatrice di avventure nel mondo con la passione per la fotografia, per la presentazione del suo reportage di viaggio “Mali. avventure in un paese negato”.

“Il Mali è un paese meraviglioso negato all’umanità da una guerra ben poco comprensibile di cui arrivano pochissime notizie alle nostre latitudini. il mali non è un paese così lontano dal mar mediterraneo eppure è ai più sconosciuto. non solo dal punto di vista geografico ma anche, e soprattutto, dal punto di vista culturale”.

Il mali attraversa attualmente una fase di stabilizzazione post-conflitto ed è teatro di una missione militare internazionale sotto egida Onu. Maria Pia Roccotelli ci farà scoprire questo straordinario paese  attraverso il racconto di un viaggio fatto nel dicembre 2010, probabilmente uno degli ultimi viaggi di “avventure nel mondo”partiti prima che la situazione politica degenerasse.

Un viaggio in Mali attraverso i suoni, i sapori, i colori e le sfumature di questa incredibile terra lascia una traccia indelebile. Qui il caotico vociare dei mercati, tra vecchi edifici e vie polverose, i profumi delle spezie mescolati all’odore del pesce lasciato ad essiccare e delle pelli a conciare, il rosso della terra della savana, disseminata di giganteschi baobab, che si mescola a tratti col colore del deserto che avanza inesorabile, rappresentano una straordinaria tavolozza su cui l’uomo dipinge con i colori dei vestiti delle donne, dei secchi di plastica multicolore portati in equilibrio sulla testa, dei turbanti blu dei tuareg, degli affollati porti sulle rive del niger.

Popoli e non solo: l’antica falesia di bandiagara dove i dogon, il popolo delle stelle, vivono arroccati in case a strapiombo sulla piana desertica con i loro canti e percussioni che accompagnano le danze funebri, il brulicare dei mercati di mopti e djennè dove si incontrano tante etnie (bambara, peul, bozo…) di questo sterminato paese, segou, la “bianca”, così chiamata per le case colorate completamente di bianco del periodo di occupazione francese, e bamako, con il suo milione di abitanti dove tutto si svolge per strada, sulle tracce di una cultura millenaria che ha segnato profondamente questo angolo di africa”. (M.P.Roccotelli)