Salute

Cgil, apre a Confindustria e silura governo Crocetta: “Inadeguato”

Redazione

Cgil, apre a Confindustria e silura governo Crocetta: “Inadeguato”

Mar, 25/03/2014 - 14:28

Condividi su:

Michele Pagliaro

Michele Pagliaro

CATANIA – Dialogo con Confindustria per un piano di rilancio e attacco al governo Crocetta, accusato di immobilismo a fronte di una regione che affonda. E’ quanto emerge dalla relazione con cui Michele Pagliaro, segretario generale uscente, ha aperto a Catania il XV congresso della Cgil siciliana, alla presenza di 319 delegati in rappresentanza di 387.035 iscritti. “Se si esclude il fronte della lotta alla mafia e alla corruzione – accusa – registriamo a oltre un anno dalle elezioni, un immobilismo inaccettabile dell’azione del governo regionale, che ci consegna su lavoro, sviluppo e riforme un bilancio davvero magro”. L’esecutivo, se vuole apertura di credito da parte della Cgil “dovra’ adesso mettere in campo anche un’azione incisiva per il lavoro e lo sviluppo. La Cgil e’ pronta al confronto ma anche ad aprire una fase di forte vertenzialita'”. Obiettivo: “Un progetto che punti da un lato a rendere efficiente e produttiva la spesa e il lavoro nel settore pubblico, dall’altro a creare alternative al lavoro pubblico”. Il contesto economico occupazionale e’ drammatico. Dal 2008 sono andati in fumo in Sicilia 160 mila posti di lavoro, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 21%, quello giovanile il 51,3% e aggiungendo gli scoraggiati si arriva a un tasso di disoccupazione corretto del 34%. I Neet tra il 15 e i 29 anni sono 341 mila e se spostiamo la soglia a 34 anni si arriva a 500 mila. Si aggiungono gli abbandoni scolastici, il 26,5%, e un’emigrazione tra i 15 e i 34 anni che coinvolge ogni anno 12 mila siciliani. Ne’ il calo vertiginoso degli investimenti (32% dal 2008 al 2013) fa pensare a una inversione di rotta imminente. E’ evidente – ha detto Pagliaro- che non c’e’ piu’ tempo da perdere, occorre lavorare per recuperare quante piu’ risorse possibili e investirle nel piano per il lavoro”. “La situazione ereditata da Crocetta e’ difficile – ha specificato il segretario della Cgil- e per cambiarla senza macelleria sociale, come ci e’ stato promesso durante la campagna elettorale- e’ necessario il concorso di tutti gli attori sociali che credono nel cambiamento”. Secondo Pagliaro le prime mosse da fare sono il “recupero dell’evasione fiscale, 20 miliardi l’anno, la rinegoziazione col governo nazionale dell’articolo 36 dello Statuto per recuperare parte delle imposte di produzione, la lotta al sommerso e al lavoro nero, che fa venire meno un gettito annuo stimato di circa 800 milioni di euro”. Ma su cosa puntare? Sullo sviluppo delle vocazioni territoriali, sulle infrastrutture materiali e immateriali, sul turismo, ma soprattutto sull’ambiente: sulla messa in sicurezza del territorio, sul risanamento e le bonifiche e ancora su acqua, rifiuti, politiche energetiche. Cosi’ la Cgil sfida le associazioni imprenditoriali, e segnatamente la Confindustria, a “cercare convergenze e costruire un progetto comune partendo dalla rottura di vecchi schemi e del sistema delle lobby. E questo a partire proprio dai settori che interessano la collettivita’, come acqua, rifiuti, energia. Ci dicano chiaramente gli imprenditori quali sono le loro idee e se si vogliono gettare le basi per un’iniziativa comune nei confronti del governo regionale”. A Cisl e Uil invece l’invito a “lasciarsi alle spalle le divisioni, a ‘sburocratizzare’ anche i rapporti tra sindacati, mettendo davanti a tutto i contenuti e le proposte per il miglioramento delle condizioni generali di lavoratori e pensionati”.

Pubblità Elettorale