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Il fallimento dell’antiracket. In tre condannati dal Tribunale

Michele Spena

Il fallimento dell’antiracket. In tre condannati dal Tribunale

Mer, 17/07/2013 - 20:44

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Mario Rino Biancheri

CALTANISSETTA – Il Tribunale ha deciso: l’ex presidente della vecchia associazione antiracket ed antiusura di Caltanissetta Mario Rino Biancheri, sancataldese, ed i commercianti di Caltanissetta Carlo Antonino Bellìa e Calogero Maria Imbergamo hanno delle responsabilità nel crac finanziario che portò, alla fine del 2006, allo scioglimento della vecchia associazione antiracket ed antiusura di Caltanissetta. Biancheri è stato condannato a 2 anni per appropriazione indebita e malversazione dei fondi dell’antiracket – nel dettaglio si tratta di 100 mila euro concessi dalla Provincia regionale nissena – ed assolto per esercizio abusivo della professione bancaria, mentre Imbergamo e Bellìa sono stati condannati ad 1 anno ed 8 mesi a testa per appropriazione indebita. Il Tribunale ha concesso la sospensione condizionale delle pene. Il pm Santo Di Stefano aveva chiesto 3 anni ed 8 mesi per Biancheri e 3 anni e 4 mesi a testa per i due imprenditori, mentre gli avvocati difensori Annalisa Petitto, Gianluca Amico ed Antonio Pecoraro avevano sollecitato l’assoluzione degli imputati.
Secondo l’accusa Biancheri avrebbe concesso i fondi destinati a vittime dell’usura ai commercianti che non avrebbero avuto i titoli per accedervi, mentre Biancheri si è sempre difeso sostenendo di avere svolto il suo incarico nel rispetto delle regole, aiutando commercianti ed imprenditori che potevano rischiare di rivolgersi agli usurai per risolvere i loro problemi economici. Alla Provincia spetterà una provvisionale di 100 mila euro, come chiesto dall’avvocato Dino Milazzo, legale di parte civile dell’ente, oltre ad un risarcimento danni che verrà stabilito dal Tribunale civile. Anche il Comune di Caltanissetta – parte civile con l’avvocato Raffaele Palermo – verrà risarcito dal giudice civile per i danni d’immagine.

Michele Spena

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