CALTANISSETTA – Incontro in Prefettura per tentare di scongiurare lo sciopero dei netturbini, dopo che il gestore della discarica di Siculiana, ha paralizzato l’Atocl1, pignorando tutte le somme in cassa. “ E’ una situazione difficile. Il giudice dovrà decidere se gli introiti della Tarsu sono pignorabili e se ci sarà la sospensiva, ha detto il Prefetto Valente, non ci saranno problemi, ma laddove questo giudizio dovesse slittare, abbiamo chiesto con forza alla proprietà di Caltambiente di dare un ulteriore anticipo, dando un segnale forte per fare capire che c’è unità d’intenti. Noi siamo vicini ai lavoratori e vogliamo che la città rimanga pulita come è stata fino adesso”. All’incontro, di venerdì 26 ottobre , convocato dal prefetto Carmine Valente, erano presenti, il viceprefetto vicario, Giuseppina Di Raimondo, il liquidatore dell’Ato Ambiente Cl1, Elisa Ingala, il coadiutore Teobaldo Russo, l’assessore comunale all’Ambiente, Carlo Giarratano, il ragioniere generale, Claudio Bennardo, il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Armando Amico; Per Caltambiente, società che gestisce il servizio, Mario Meli; per la parte delle rappresentanze sindacali, Andrea Morreale della Uil, Giuseppe Scarantino della Rsa Cgil, Rosario Margiotta, vicesegretario provinciale della Uil, Francesco Ciragno e Lo Cicero Mario per la Ugl, Liborio Lombardo della Cisl. Era assente perché fuori sede, Alberto Giardina della Caltambiente, società gestore del servizio. L’assessore Giarratano: “Il tavolo ha chiarito molte posizioni e ringrazio la Ingala per avere affermato che noi come Comune siamo stati sempre vicini. Siamo in attesa del pronunciamento del giudice e comunque saremo pronti a fare la nostra parte” Il Prefetto si è detto disponibile anche alla convocazione di un altro incontro con la proprietà e con Elisa Ingala per scongiurare il peggio. L’Ato Ambiente vive una situazione drammatica da quando la ditta Catanzaro Costruzioni Srl ha notificato di tre atti di pignoramento che hanno riguardato anche i dieci comuni dell’Ambito, compreso il capoluogo nisseno, che avrebbero dovuto saldare il debito per avere scaricato i rifiuti nell’impianto. Si tratta di debiti pregressi, tutti maturati al 31 dicembre 2010, poiché sotto la gestione del liquidatore, Elisa Ingala sono stati saldati tutte le fatture nei confronti del gestore della discarica. Il congelamento delle somme che sono provento della riscossione dei Tributi, ossia della Tarsu, tassa sui rifiuti solidi urbani, di fatto, ha paralizzato l’attività della società che non potrà pagare più alcuna somma, prima del pronunciamento del giudice, prevista per lunedì mattina. I comuni, soci, ai quali sono stati notificati i pignoramenti sono Caltanissetta, Acquaviva Platani, Bompensiere, Milena, Montedoro, Mussomeli, San Cataldo, Serradifalco e Sutera.
Somme Tarsu pignorate, incontro in Prefettura per scongiurare lo sciopero
Ven, 26/10/2012 - 17:15
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