CALTANISSETTA – I mezzi per la raccolta dei rifiuti a Caltanissetta potrebbero rimanere senza carburante. L’allarme e’ stato lanciato dal liquidatore dell’Ato Ambiente Cl1 Elisa Ingala dopo che le somme provento della Tarsu sono state pignorate dal gestore della discarica di Siculiana, Catanzaro Costruzioni srl. Intanto e’ slittata al 12 novembre la decisione del Tribunale che dovra’ pronunciarsi sullo sblocco o meno delle somme in cassa pignorate dall’impresa Catanzaro all’Ato Ambiente e a dieci comuni nisseni. Questa mattina, il giudice ha preso atto delle proposte di opposizione, presentate dall’Ato Cl1 e da alcuni sindaci ed ha rinviato per l’appunto al 12 novembre l’udienza per la comparizione delle parti.

I netturbini sono pronti ad incrociare le braccia. Non e’ esclusa una paralisi totale di tutta l’attivita’ della societa’ d’ambito. Nei giorni scorsi, il prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente, aveva incontrato il liquidatore dell’Ato Ambiente Cl1, Elisa Ingala, Caltambiente, gestore del servizio di igiene nel capoluogo, il comune di Caltanissetta e i sindacati per tentare di scongiurare l’approssimarsi dello sciopero. “Non potremo utilizzare i soldi in cassa, nemmeno per pagare il carburante indispensabile per fare circolare i compattatori. La situazione – ha detto il liquidatore Elisa Ingala – rischia di diventare insostenibile”.