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Le riflessioni di Rocco Gumina sul “progetto politico” di M5S

Redazione

Le riflessioni di Rocco Gumina sul “progetto politico” di M5S

Ven, 26/10/2012 - 23:30

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CALTANISSETTA – Vorrei esprimere alcune considerazioni circa la proposta politica (perché di questo si tratta nonostante tutto quello che si dice, si scrive e si urla) di Grillo del suo movimento (è proprio questo il caso di utilizzare un aggettivo possessivo). Per fare ciò prendo come pretesto una mia esperienza personale: venerdì sera ho ascoltato senza volerlo, infatti abito nei pressi del luogo dove si è svolta la manifestazione, la chiusura della campagna elettorale per le regionali in Sicilia del Movimento 5 Stelle. Occorre dire anzitutto che oltre le espressioni nuove, termini moderni e post-moderni, la realtà creata da Grillo e dai suoi è un vero e proprio partito come e per certi versi più degli altri. Ciò per il semplice fatto che il M5 Stelle è una realtà organizzata, con una struttura e quindi con delle gerarchie, una vita interna e una comunicazione esterna di una proposta politica. Quindi se oggi molti partiti sono ossidati e malconci per i motivi che conosciamo, non possiamo assolutamente pensare che il Movimento 5 Stelle sia immune nel presente o nel futuro prossimo o remoto a scandali, ruberie, incrostazioni ecc. Infatti se non dovesse essere così, dovremmo pensare ai “grillini” come alla comunità dei santi in terra, puri e senza macchia che tanto richiama una delle diverse eresie che la Chiesa dovette combattere nella storia, quella dei donatisti. Basta fare un esempio: affermare di volersi ridurre in caso di elezione l’indennità è un gesto positivo, ma non è politico. Poiché la politica deve portare alla riforma dell’insieme e se i grillini eletti non riusciranno a riformare il sistema avranno fallito come gli altri. Detto questo mi avvicinerei al tema centrale delle mia riflessione, ovvero la “proposta Grillo”, realizzando un’ulteriore introduzione: nei vari comizi di questa campagna elettorale per il rinnovo della Presidenza delle Regione Siciliana e dei componenti dell’ARS (come in realtà per ogni altra occasione del genere che in questi anni ha visto il M5 Stelle protagonista) tantissimo spazio è stato dedicato alle riflessioni (e agli urli a volte comprensibili a volte meno) del leader del Movimento e pochissimo ai veri protagonisti della campagna elettorale, i candidati appunto. Nel caso di venerdì sera per più di un’ora e un quarto ha parlato Grillo per meno di mezz’ora, mi pare, i quattro componenti della lista nissena del M5 Stelle più Cancellieri candidato alla Presidenza della Regione. Tutto questo è da registrare per poi poter riflettere sulla proposta Grillo. Essa mi è parsa lungo questo tempo e specialmente in questo periodo di campagna elettorale in Sicilia, per via soprattutto del mio accidentale “incontro de auditu”, chiara su alcuni punti come ad esempio l’azzeramento della vecchia politica e il rinnovamento totale di tutto per il bene del Paese, molto meno su altri. Qual è, infatti, l’idea portante, la visione d’insieme, il progetto politico del M5 Stelle oltre all’azzeramento di tutto e al considerare gli altri impuri e imbelli? Qui vengo al nodo del mio ragionamento: Grillo e i suoi hanno la loro proposta che non è solo il nuovo in cambio del vecchio, ma che è specialmente (dato più pericoloso secondo il mio pensiero) l’idea di poter rappresentare senza un progetto coerente e forte, la popolazione a partire dalla propria rabbia e dalla propria pancia. Questo è avvenuto tristemente molte volte nella storia, e fatalmente è avvenuto nell’ultimo ventennio dell’era berlusconiana la quale è stata maestra in tale proposta (contro i comunisti, contro i magistrati, contro gli statali e per le libertà, ma quante saranno?, per più soldi e donne per tutti). Da qui mi pare che la proposta Grillo si possa classificare degnamente come la più grande e importante eredità berlusconiana in politica, nonostante gli affanni di Alfano e company. Essa è un lascito malconcio, direi quasi degenerato per via di alcuni aspetti volutamente estremizzati come: un leaderismo assoluto rappresentato da Grillo e una proposta politica basata, come si diceva prima, sulla pancia e sulla rabbia della gente. Questa è una proposta politica! Lo è stata con Berlusconi e lo sarà con Grillo. Gli altri partiti, la società civile, le associazioni, gli italiani dovranno tenere conto di tale proposta. Alcuni l’accetteranno, altri la rifiuteranno, altri ancora cercheranno di progettare una politica seria con una visione d’insieme. L’unica speranza di tutti è che questa volta non duri per un ventennio…          
Rocco Gumina
Coordinatore Provinciale Giovani UDC Caltanissetta

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