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Riceviamo & pubblichiamo: Le paure de”il Giornale”

Redazione

Riceviamo & pubblichiamo: Le paure de”il Giornale”

Mer, 25/04/2012 - 17:36

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CALTANISSETTA – Il candidato di sinistra sostiene che il padre rinunciò al titolo nobiliare per il Pci. Ma nasconde un’eredità che vale 30 milioni. E vive in 17 vani in centro
(Il Giornale del 25 aprile 2012)

Così titola Il Giornale, organo ufficiale di Silvio Berlusconi, attaccando il candidato sindaco di Genova Marco Doria, colpevole di essere il discendente diretto della casata che ha dato lustro alla città di Genova.
Ovviamente il quotidiano più indebitato d’Italia, non parla delle abitazioni del suo proprietario, a cominciare dalla reggia di Arcore con annesso il parco enorme, la pinacoteca e la collezione di libri antichi e rari.  Arcore venne truffata (pagandola 20 volte meno del suo valore, tant’è che perfezionato l’acquisto e offerta in garanzia ad una banca, questa concesse un fido di otto miliardi delle vecchie lire, quando fu pagata 250 milioni) all’erede dei marchesi Casati-Stampa, affidata a Cesare Previti come tutore perché minorenne, Previti operò come tutore da una parte,  e come consigliere economico delle manovre illecite del cavaliere, dall’altra.  Per saperne di più sarebbe opportuno leggere il seguente link:
http://www.studentibicocca.it/forum/topics/82714
Quindi ci sono le altre 20 abitazioni dichiarate dal cavaliere, diventate 22 con l’acquisto della villa a Lampedusa (almeno così ha dichiarato)  e con l’ultimo acquisto della villa sul lago di Como da Marcello Dell’Utri, pagata tre volte il suo valore, in quanto contenente, come accessorio,  il dovere della globalizzazione dell’ OMERTA’.
Il punto da evidenziare è uno solo; secondo la logica del liberismo capitalista essere di sinistra deve coincidere con l’essere uno straccione, povero, disoccupato, sporco secondo l’accusa pubblica dello stesso Berlusconi; quindi atei, mangiapreti, anticlericali, come sostiene l’attuale “cerchio magico del Vaticano”.
Atterrisce questi liberisti evasori, truffatori, turbatori di aste, corrotti, corruttori e corruttibili,  che la borghesia, piccola, media o alta che sia, si renda conto della melma morale, economica, politica della destra rappresentata dal berlusconismo e viri la sua attenzione verso il nuovo “capitalismo sociale”, abbandonando il “capitalismo liberista e truffaldino”.
 
Rosario Amico Roxas