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Cirrone Cipolla(PD):”Ennesimo scippo ai nisseni. Occorre mobilitazione generale”

Redazione

Cirrone Cipolla(PD):”Ennesimo scippo ai nisseni. Occorre mobilitazione generale”

Sab, 20/08/2011 - 14:33

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Alfonso Cirrone Cipolla

CALTANISSETTA – La Regione Siciliana ha competenza esclusiva in materia di enti locali e pertanto, la previsione contenuta nel recente decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri in ordine alla soppressione delle Province che non superano il numero di 300 mila abitanti non è immediatamente applicabile nell’ordinamento siciliano.

La manovra economica del governo Berlusconi penalizza fortemente la Sicilia, con tagli pesantissimi che avranno come unico effetto la riduzione dei servizi ai cittadini, rendendo ancora più difficile il rilancio economico dell’isola-afferma il Capogruppo del PD alla Provincia Alfonso Cirrone Cipolla-, tra l’altro, l’abolizione delle province con meno di trecentomila abitanti, e tra queste Caltanissetta ed Enna è totalmente senza senso, perche’ risparmia meno di quanto potrebbe, senza avere neppure contezza di quale sarà il risparmio effettivo che si andrà ad ottenere, ma, soprattutto, e’ iniquo, perché fa pagare alle comunità più piccole e depresse un utile che andrà a vantaggio delle altre. Senza contare – continua il consigliere del Pd – che con quello che già viene chiamato il “comma Sondrio”, la riduzione è passata da  36 a 29 perché, per salvaguardare le province del Nord, il Governo ha pensato bene di fare un autentico gioco di prestigio, inserendo nel testo anche l’estensione territoriale. E così le Province del Nord, penso a Belluno, Grosseto e Sondrio, che hanno una popolazione pressoché identica a quella di Enna, si salverebbero dei tagli.

Offende ancor di più il fatto che tale provvedimento viene assunto senza motivazioni ed analisi serie, senza fondamenta, con provvedimento demagogico e superficiale da parte di un Governo che lo sbandiera come provvedimento anticrisi e di abbattimento dei costi della politica senza rendersi conto che non appena si entra nel merito e si fa un po’ di conti il provvedimento dimostra unicamente “la miseria di una politica” che, incapace di affrontare i veri nodi del problema.

L’art.15 del Decreto approvato dal consiglio dei ministri, al comma 6 e al comma 7 disciplinano la soppressione degli enti periferici dello stato presenti nel territorio provinciale ( 6. La soppressione delle Province di cui al comma 1 determina la soppressione degli uffici territoriali del governo aventi sede nelle province soppresse; con decreto del Ministro dell’interno sono stabilite le modalita’ di attuazione del presente comma.  7. Fermo quanto previsto dal comma 6, con uno o piu’ decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, si procede alla revisione delle strutture periferiche delle amministrazioni pubbliche presenti nelle province soppresse ), Caltanissetta non sarà più capoluogo e perderà tutti i vantaggi ed i privilegi delle città capoluogo. La Camera di commercio non ci sarà più, così dicasi delle strutture provinciali della Confindustria, del Provveditorato agli Studi, la Corte d’Appello, dei sindacati, dei partiti, delle associazioni varie che saranno accorpate ad altre. Non avremo più consiglieri regionali nostri perché saranno accorpati con altri territori, spariscono il prefetto e la prefettura, il questore e la questura.

Abbiamo il dovere di non restare a guardare e di difendere il nostro territorio-denuncia Alfonso Cirrone Cipolla-,  che sta per subire l’ennesimo scippo dopo i tagli ai vari Uffici Periferici dello Stato. Dobbiamo farci trovare pronti ed essere in grado di prospettare immediatamente delle valide alternative, lavorare per trovare noi stessi una soluzione capace di garantire alla nostra provincia spazi di agibilità governativa e politica, finanziamenti e risorse adeguate, occorre se ne siamo convinti organizzare una mobilitazione generale.

Se poi si vorra’ rivedere le circoscrizioni delle Province – conclude il Capogruppo del PD Cirrone Cipolla-, ben venga questa iniziativa: si comici a riunire quelle che sono state costituite a partire dal 1992 (una vera assurdita’!) e si ridisegni i loro confini amministrativi e quelli delle Regioni di appartenenza, inoltre si costituiscano subito le citta’ metropolitane, cosi’ in modo semplice e senza polemiche di sorta cesseranno di funzionare molte piu’ Province di quante previste col presente decreto.

Ci chiediamo, infine, quando si metterà mano alla selva di organismi ed istituzioni intermedie proliferate come funghi in questi ultimi anni, ( ATO Idrico, ATO Rifiuti, Consorzi di Bonifica, IACP, ASI ) e non previste dalla carta costituzionale? Ma anche qui mettervi mano significa essere capaci di praticare ed attuare una politica verticale e selettiva, in cui merito, qualità ed eccellenza, buone prassi ed efficienze vengano valutate e salvaguardate. Ma questo è un paese nel quale di merito e valutazione tutti parlano salvo a perdere ogni occasione per applicarle. Certamente in questo decreto sono del tutto assenti.

Il Capogruppo del PD alla Provincia regionale di Caltanissetta

Alfonso Cirrone Cipolla

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