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Anzalone(FdS): “Dobbiamo avere il coraggio di indignarci”

Redazione

Anzalone(FdS): “Dobbiamo avere il coraggio di indignarci”

Mar, 23/08/2011 - 15:28

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Giuseppe Anzalone, coordinatore provinciale FdS Caltanissetta

CALTANISSETTA – Il Coordinatore di Forza del Sud per la Provincia di Caltanissetta, Giuseppe Anzalone  interviene in merito alla bozza della manovra anticrisi prevista dal Governo nazionale, sulla riduzione delle Province e, specificatamente, sulla soppressione della Provincia di Caltanissetta.

            “Eliminare la Provincia di Caltanissetta  è un atto di grave irresponsabilità oltreché di crassa superficialità – ha dichiarato il Coordinatore provinciale di Forza del Sud Giuseppe Anzalone – (il ministro Tremonti dimostra di sconoscere  la realtà  del territorio italiano non calandosi, ancora una volta, nelle sue esigenze), perché non tiene conto  della sua storia e della pecularietà del suo territorio, penalizzando oltremodo un’area che  negli ultimi anni ha subito pesanti tagli per  servizi ai cittadini (soppressione della Banca d’Italia, Enel, Telecom, ecc.).

Non si può cancellare con un colpo di spugna il diritto ad esistere di una Provincia; un diritto sancito, peraltro, dalla Costituzione.

            Abbiamo, perciò,  il dovere di difendere questo Territorio, il nostro Territorio, che viene immolato, agli occhi dell’opinione pubblica, in nome della riduzione dei costi della politica; mentre sembra, invece, avere  tutta l’aria di un’operazione di facciata e demagogica sollecitata ad arte dalle forze dell’antipolitica.

La nostra Comunità, pertanto, deve avere  il coraggio di indignarsi contro coloro i quali vogliono continuare a depauperare un patrimonio culturale, storico, economico che ci appartiene, perché  le Province sono un’identità forte, in quanto parte integrante della nostra stessa storia.

La deputazione nazionale e regionale della nostra Provincia dia un segno di esistenza in vita, facendosi sentire e mobilitandosi, esercitando così quel ruolo di rappresentanza istituzionale che gli è proprio; se  non sarà in grado – sia quelli di maggioranza che di opposizione – di emendare l’articolo del decreto  anticrisi, oppure non ne avranno il coraggio, sappiano che dovranno trarne le dovute conseguenze.

Su un punto FdS è d’accordo col Governo Nazionale: la riduzione dei costi della politica! Riduzione che non può passare attraverso l’eliminazione di alcune Province;  le Province  o servono perché svolgono un ruolo  e, allora, vanno mantenute tutte, oppure sono enti inutili ed allora vanno soppresse tutte.

La scelta peggiore sarebbe quella di mantenere le Province sempre più svuotate di competenze e di risorse, mantenendo in vita, al contrario,  miriadi di società partecipate e di enti strumentali, che di fatto impropriamente esercitano funzioni tipiche di Province e Comuni con elefantiaci e costosi consigli di amministrazione. Sono questi “carrozzoni” che dovrebbero essere immediatamente aboliti!

Chi vuole abolire le Province dovrebbe proporre un’alternativa; dire –  giusto per fare qualche esempio –  chi dovrebbe gestire i servizi di area vasta: come la Pianificazione territoriale di coordinamento, che determina gli indirizzi generali di assetto del territorio, oppure la tutela del suolo e dell’ambiente (settore particolarmente delicato in un territorio dove insiste l’importante realtà del petrolchimico gelese); chi farà sintesi fra interessi locali, risolvendo conflitti e contraddizioni fra i comuni del territorio.

Ci saremmo aspettati una rivisitazione – ormai improcrastinabile – dei compiti e dei ruoli delle Province, dando effettivi poteri in un quadro del tanto decantato federalismo, e non relegandole ad un ruolo secondario rispetto ad altri enti locali; ci saremmo aspettati una politica rivolta a cancellare sprechi nelle risorse e sovrapposizioni nelle competenze, abolizione di complicazioni e burocrazia, sfruttando al meglio professionalità ed esperienza.

Così come ci aspettiamo che la Regione, invece di attorcigliarsi su se stessa pur di non cedere sacche di potere clientelare, attribuisca alle Province siciliane quelle competenze che altre Regioni da oltre un decennio hanno già loro assegnato; in particolare i servizi per il mercato del lavoro, per la formazione professionale e per i trasporti pubblici.

Saremo vigili e attenti anche sulle posizioni che in questi giorni assumerà l’UPI (Unione delle Province Italiane). Non vorremmo che alla fine si portasse avanti la tesi di salvare il salvabile a discapito dei malcapitati predestinati. 

FdS non intende assistere inerme al declino del nostro territorio in nome della riduzione dei costi della politica. Chiede ai partiti che si riapproprino del loro  ruolo. Le forze politiche e sociali tornino a discutere attorno ad un tavolo  sul destino della Provincia di Caltanissetta (promuoveremo un incontro a tal proposito), senza retorica o demagogia, affrontando il problema con la razionalità che il caso richiede.

FORRZA del SUD

CALTANISSETTA

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