Salute

Mussomeli, polemica sull’artroscopio: replica la Cgil

Redazione

Mussomeli, polemica sull’artroscopio: replica la Cgil

Dom, 20/03/2011 - 17:37

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Sulla polemica sull’utilizzo dell’Artroscopio sollevato da Cisl e Nursind si registra la replica della Cgil: “Questa componente sindacale unitamente alla Rappresentanza Sanitaria Unitaria del P.O. di Mussomeli interviene per chiarire i contorni alquanto foschi della vicenda relativa all’utilizzo dell’artroscopio in uso presso la U.O. di Ortopedia del medesimo ospedale e che tanto  e infondato clamore ha creato.Nell’articolo in pubblicato su LA SICILIA dello scorso giovedì  veniva erroneamente fatto riferimento ad un dossier redatto da questa O.S. e indirizzato all’assessore Regionale alle Sanità, On. Massimo Russo, fresco di nomina, per renderlo edotto delle problematiche che assillavano il nostro ospedale, tra cui l’inutilizzazione di diversi strumenti ivi compreso il famoso artroscopia. E’ bene precisare che quel dossier è del 2009 e quindi non rispecchia quella che è l’attuale realtà conosciuta a quanti direttamente o indirettamente sono a conoscenza dell’attività operatoria dei medici e infermieri dell’U.O. di Ortopedia .Basti pensare che a quel dossier ne sono succeduti altri dove a ragione l’artroscopio non veniva più menzionato in quanto non rappresentava più un problema a cui trovare soluzione.Quanto sopra basterebbe a dirimere le inutili quanto faziose polemiche di quanti hanno probabilmente pescare nel torbido, o per dirla alla mussomelese “fare zaccanu” e potrebbe servire anche a rassicurare gli animi di quanti sono preoccupati dello scoppio di una inesistente guerra tra CGIL, CISL e UIL, che non solo non è scoppiata ma non scoppierà mai stante la sinergia e la condivisione d’intenti tra le componenti provinciali e locali di queste O.S. Al collega sindacalista , che improvvidamente si è lasciato andare a valutazioni avvedute sull’operato della scrivente O.S. con conseguenti dichiarazioni anch’esse inopportune consigliamo, per il futuro di leggere attentamente gli articoli nel loro complesso e non soltanto di leggere “tra le righe” anche per evitare il rischio di fare brutte figure e trasformare quella che potrebbe essere una costruttiva critica in un boomerang.

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